lunedì 20 agosto 2012

Rototom 2012 - Un bagno di folla per la quarta notte

di Pier Tosi        http://www.rototomsunsplash.com/it/news/destacados-2012/3106-un-bagno-di-folla-per-la-quarta-notte

Siamo arrivati esattamente in mezzo al festival letteralmente in un bagno di folla ed abbiamo anche per oggi grandi cose da raccontarvi. Per un po' siamo usciti dall'ambito della musica giamaicana con gli acclamatissimi barcellonesi Muchachito Bombo Infierno e la loro super-energetica rumba catalana: questo numeroso ensemble ha il batterista che suona in piedi e macina ritmi velocissimi seguito a ruota dalla chitarra flamenca e soprattutto dalla sezione fiati di cinque elementi ad alternare suoni dolci a riffs taglientissimi. Se dovessimo assimilare la musica di Muchachito alla musica di derivazione giamaicana lo accosteremmo volentieri al veloce e tagliente ska Two Tone di Specials e Madness anche se le loro armonie sono mediterranee e raccontano di sbornie clamorose in pessimi locali della vecchia Barcellona.
Mentre i loro ritmi esplodono sul palco un pittore sul lato opposto dei fiati dipinge ballando a larghi gesti una tela ed il risultato finale è un paesaggio niente male anche se il paesaggio sonoro che hanno dipinto i suoi colleghi musicisti in un'ora abbondante di show è di gran lunga più interessante e ci ha veramente appassionato.
Prima dei Muchachito l'inizio con le vibes giamaicane di Etana e Jah Mason accompagnati entrambi dall'ottima backing band francese Dub Akom. Etana ha convinto tutti con i suoi due primi CDs ed è sicuramente l'erede più accreditata della grande Marcia Griffiths con cui ha diviso due giorni fa il tavolo della Reggae University. Il suo bel concerto inizia con il roots di 'Jah chariot' per proseguire con il toccante ritratto della violenza nelle strade dei ghetti giamaicani di 'August Town' e con 'Mockingbird ' e 'War' dal suo ultimo CD 'Free expressions'. Una delle ultime passioni dell'affascinante cantante giamaicana è lo ska ed il ritmo quindi si velocizza con 'Simmer down' dei Wailers e di un'altra nuova tune su un ritmo simile. E' interessante sentire nuovi brani su standard qualitativi piuttosto elevati come 'Reggae' e 'Better tomorrow' ma anche la magnifica voce carica di soul di una delle nostre cantanti preferite in 'People talk', l'altra citazione di Bob Marley di 'Is this love', le due combinations con Alborosie 'You make me feel good' e 'Blessings' con il suo corista che fa la parte di Albo ed il toccante finale di 'I'm not afraid'.
Etana si è un po' dilungata e non resta molto tempo per Jah Mason che cambia registro con la sua voce ruggente: questo artista è l'unico portabandiera quest'anno degli incendiari Bobo Dreads e porta grande energia sul palco con grandi corse e salti ma è anche capace di sforzi vocali su registri più rilassati ed evocativi. I brani migliori di una breve ma incisiva prestazione sono senz'altro 'My chalwa' e la dolce 'Princess gone'. Abbiamo già parlato di Muchachito quindi facciamo un balzo in avanti al prossimo artista che da vita ad una grande prestazione ed uno del più grandi show del Rototom Sunsplash 2012 fino a questo momento.
Barrington Levi è prossimo alla cinquantina ma ha conservato alla grande la sua incredibile voce e stasera ha dato un saggio di come un grande cantante possa tenere in pugno con il suo carisma una folla di più di ventimila persone anche grazie ad una band più frizzante del solito. Dopo la sigletta di circostanza Barrington irrompe in scena con 'My woman' ed entra subito in grande sintonia con il pubblico continuando a pescare dal suo repertorio grandi hits come 'Looking my love' in cui cita il Bob Marley di 'Get up stand up' e le sue cover da Studio One 'My time' e 'Too experienced'. Abbiamo visto varie volte il 'canarino umano' in azione ma mai ispirato come stasera passando da numeri reggae come 'Yah weh deh' alla dancehall di 'Living dangerously' e 'Be strong' fino al rub-a-dub di 'Prison oval rock'. In uno straordinario crescendo questo straordinario artista colpisce duro con 'Under mi sensi' e 'Murderer' e chiude da autentico mattatore con 'Black roses', l'omaggio a Dennis Brown di 'Revolution' e l'apoteosi dei suoi giochetti vocali e l'interazione col pubblico di 'Here I come' che non poteva mancare.
Per Steel Pulse c'è l'arduo compito di continuare questo pauroso flusso energetico ma i veterani di Handsworth non si fanno spaventare ed entrano alla grande sulle note di 'Rally round' e 'Chant a psalm'. Il loro suono è come ce l'aspettavamo con il giusto equilibrio di cattiveria sonora ed appeal pop con David Hinds ad improvvisare duetti con la iperattiva corista ed il gruppo alle sue spalle a fare il lavoro duro e le tastiere dell'altro membro fondatore Selwyn Brown sulla sinistra. Tra stacchi precisi al millimetro e collaudati trucchi di scena seguono una dietro l'altra bombe come 'Island unite', 'Raid blues dance' e 'Drug squad'. Lo show di una band che dopo quasi quarant'anni di attività è ancora uno straordinario esempio di militanza e di professionalità giunge al termine con 'Steppin' out', 'Prodigal son' e 'Roller skates' a suggellare un'altra grande notte di musica qui a Benicassim. E' notte fonda ed il Main Stage sta già riposando ma c'è musica ovunque ancora una volta con una straordinaria cornice di pubblico.

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