di Pier Tosi
Una versione esplosiva di ‘Feel the rush’ con Shaggy in scena che fa del suo meglio per esprimere il concetto che non c’e’ al mondo un altro reggae party migliore del Rototom Sunsplash e’ la degna conclusione di una serata di grande musica. Svariate ore prima del concerto il grande artista dancehall giamaicano si e’ raccontato alla prima session della Reggae University delineando a parole la sua lotta a colpi di hits e impressionanti numeri di vendita a chi non lo considera un artista dancehall, a chi dice che la sua musica e’ troppo poco giamaicana e che nella sua carriera e’ stato solo fortunato.
Mr. Lover Lover ha poi dato un interessante contributo alla lezione sulla mascolinita’ nella dancehall giamaicana curata dalla professoressa Donna Hope (University of West Indies): il pubblico ha mostrato grande interesse verso il modo di studiare il mondo della dancehall da parte di una istituzione accademica giamaicana che intende dare alla grande risorsa musicale dell’isola un meritato profilo culturale sempre comunque connesso con il cuore popolare giamaicano.
La musica del Main Stage e’ iniziata con un grande spettacolo dei francesi Dub Inc. Ogni sera gli headliners mettono in scena esibizioni degne della loro fama davanti ad un pubblico gia’ scaldato da varie ore di musica ma chi suona per primo ha l’arduo compito di catturare il pubblico in pochi minuti e portarlo dritto al centro dell’azione: con la loro accattivante miscela di grintoso reggae, suoni mediterranei e cultura musicale araba Dub Inc. hanno subito scaldato alla grande la scena e ci hanno fatto tra l’altro scoprire l’energia del pubblico francese che ha dato il massimo per supportare i loro beniamini cantando, ballando e muovendosi all’unisono. Sinceri complimenti a questa interessantissima band.
Dopo Dub Inc. il viaggio musicale di oggi ci ha finalmente portati in Giamaica: Queen Ifrica e’ un’artista roots che coniuga senza pari una fervida ispirazione e la grande militanza sociale dei suoi testi. Fin dalle prime note del suo concerto ha mostrato i due lati complementari del suo temperamento artístico e cioe’ la dolcezza dei suoi momenti piu’ intimisti ma anche il potente ruggito del suo deejay style. ‘Daddy’, ‘Lioness on the rise’, ‘Put on your thong’ e ‘Genocide’ per chi vi scrive sono stati i vertici del suo set a cui ha fatto seguito quello del suo mentore Tony Rebel. Con una versione particolare di ‘Soul rebel’ e con ‘Will be forever loving Jah’ in duetto con Ifrica, Rebel ha pagato tributo a Bob Marley ma prima si e’ scatenato in una lunga serie di brani sia dal suo glorioso passato negli anni novanta che piu’ recenti facendoci ricordare di quanti classici della storia del reggae sia composto il suo repertorio.
Lo stesso Shaggy ha raggiunto in anticipo il Main Stage per assistere alla parte finale del concerto del ‘ribelle’ di Manchester prima di dare vita al suo show in cui ha dato il massimo per far ballare la massive del Sunsplash. Dopo ‘Long time’ in apertura grossi boati del pubblico hanno accompagnato ‘Bonafide girl’ e Boombastic’ con la band a mostrare un’energia decisamente di matrice rock. Shaggy ha mostrato con ironia il suo lato sensuale tenendo comunque in pugno il pubblico con la sua voce e l’indiscusso carisma. La parte finale e’ stata uno strepitoso crescendo da ‘Church heaten’ in poi con ‘Fly high’ con la bellissima corista in evidenza e le esplosioni finali di ‘Big Up’, ‘Come around’ e ‘Feel the rush’. A chi sono rimaste energie da spendere e` bastato raggiungere la Dancehall Yard per continuare ancora a ballare per ore.
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