martedì 23 agosto 2011

Rototom 2011-Grandi concerti di Linton Kwesi Johnson e Luciano

di Pier Tosi

Eccoci arrivati a meta` festival con un programma quotidiano assai emozionante: ‘No woman no cry’ e’ stato il titolo della session della ReggaeUniversity con un incontro di due regine africane nel pomeriggio. La Prof.Carolyn Cooper della University Of West Indies ha letto un pregnante estratto del suo ‘Soundclash’ su come lo spirito rivoluzionario di Bob Marley sia stato annacquato per fini commerciali e sul fatto che la sua musica sia piu`affine a quella degli incendiari ed intransigenti Bobo Dreads di quanto comumemente si pensi. Rita Marley e’ arrivata acclamata dal numeroso pubblico ed il resto della session ha evocato la memoria di Bob attraverso lo spirito combattivo della sua compagna e la sua vicenda fatta di momenti indimenticabili ma anche di tanti momenti bui e tante lotte. Nel ritratto che ne e`derivato di questa regina del reggae gioca un ruolo importante la sua profonda spiritualita’evocata da molti suoi discorsi. Sul Main Stage abbiamo visto in avvio una connection ispano-inglese con Gappy Ranks accompagnato dai barcellonesi Black Starliners: Gappy ha speso grandi energie per proporre al pubblico I brani del suo primo CD ‘Put the stereo on’ e soprattutto del nuovo ‘Thanks & praises’  ed il ricordo del suo show oltre alla sua voce versatile e potente e’ il Main Stage a luci spente e la zona del pubblico punteggiata di accendini ad accompagnare la sua performance. Un cambio radicale di atmosfera rispetto alla dancehall di Gappy Ranks con l’arrivo di Linton Kwesi Johnson preceduto da vari brani della sua fida DubBand capeggiata dall’eccezionale basso dell’istrionico Dennis Bovell. Fortunatamente nonostante il passare degli anni Linton e`sempre lo stesso, la sua militanza e la sua lucidita’ praticamente immutate. I suoi poemi sono assolutamente attuali e cio’ e’ dimostrato dai suoi commenti sulle recenti rivolte in Inghilterra che riportano alla mente i tumulti relativi allelotte di cui LKJ fu portavoce negli anni settanta ed ottanta. Tra un classico e l’altro del suo repertorio Linton precisa che le rivolte del 2011 chiedono giustizia sociale ma appartengono ad una folla multirazziale di uomini e donne e sarebbe riduttivo attribuirle soltanto alla componente nera come negli anni settanta. Linton ha anche parole di grande stima per il Rototom Sunsplash e finisce alla grande il suo show con una bellissima versione di ‘Unfinished revolution’ . C’e’ poco tempo per riprendersi da questa emozione e siamo gia’ sopraffattidall’arrivo di Luciano, un personaggio regale, un artista che condivide la missione di Bob Marley in modo totalizzante con dei clamorosi slanci di generosita’ nei confronti del suo pubblico. Poco dopo il suo ingresso Luciano capta la grande energía e si butta letteralmente nella folla che lo sostiene e lo fa ‘nuotare’ sulle loro teste per un po’ per poi farlo tornare sul palco. Anche per chi ha visto piu’ volte Luci questo concerto ha la particolarita`che per la prima volta questo campione di spiritualita’ in musica si esibisce con una band europea dall’Austria, la stessa con cui ha collaborato per il suo nuovo bellissimo CD ‘Rub-a-dub market’. Gli Iriepathie (questo e’ il nome della band) sono assolutamente all’altezza della situazione e Luci mette in scena al solito la sua forza mimando una cruenta lotta contro il male nelle sue movenze supportato dalle ovazioni del pubblico. Tra una piroetta e l’altra non mancano i momenti migliori della sua discografía: un grande momento e’ proprio la canzone che intitola il suo nuovo CD accolta dall’approvazione della folla. Un altro momento straordinario e’ il suo saluto alla memoria di Bob Marley con una magnifica versione di ‘Redemption song’. Con questa notte da ricordare siamo alla meta’ del festival e dalla vigilia della serata in cui in assoluto sara’rievocata in modo piu’ intenso la memoria del piu’ grande artista della storia del reggae





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