sabato 20 agosto 2011

Rototom 2011: Il suono storico del reggae

I big artists di questa serata faranno felici gli amanti del suono storico del reggae. L’inizio ci porterà il roots reggae latineggiante degli argentini Livity Songs, vincitori del primo contest del Rototom Sunsplash dedicato al reggae sudamericano. Si continua con una connection giamaicano spagnola con la A-Lone band di Roberto Sanchez ad accompagnare lo Studio One singer Alpheus: profondamente influenzato dal suono giamaicano degli anni settanta Roberto Sanchez è sicuramente uno dei migliori musicisti e produttori roots reggae in Spagna.
La sua carriera è iniziata con il gruppo Lone Watti proseguendo con il progetto Loud & Lone, duo che lo ha visto collaborare con Boria Juanco e con la backing band Sound Dealers. La crescita ulteriore è arrivata con il progetto solista Lone Ark: i recenti CD ‘And God said to man showcase’ in collaborazione con il veterano giamaicano Earl Zero e ‘From creation’ con alla voce l’ottimo cantante Alpheus sono due fiori all’occhiello del roots sound europeo che paga tributo al suono classico dell’isola del reggae. La voce del giamaicano Alpheus, protagonista del bel CD ‘Quality time’ alla corte di Studio One, presenterà proprio il suo ultimo lavoro in collaborazione con il musicista di Santander. La serata entra ulteriormente nel vivo con Inner Circle: I corpulenti fratelli Ian e Roger Lewis formarono questa straordinaria band giamaicana nel 1968 e sono tuttora in attività dopo un’avventura gloriosa di più di quarant’anni passata attraverso la miscela irresistibile di reggae e soul degli inizi, l’irripetibile periodo con Jacob Miller alla voce, i crossover albums ‘Everything is great’ e ‘New age music’ pubblicati dalla Island ed i grandi successi dei singoli ‘Bad boys’ e ‘Sweat’ rispettivamente nel 1987 e 1992. Ian e Roger sono ancora al loro posto ed il newyorkese Junior Jazz ricopre il posto che fu di ‘Killer’ Miller: il suono di Inner Circle è oggi potente ed elegante come nei loro periodi d’oro!. La serata si chiude con un protagonista di primo piano della storia del reggae. Ottenendo grande successo prima di Bob Marley Jimmy Cliff è stato uno dei primissimi eroi 'globali' della musica giamaicana e come attore ha incarnato perfettamente nel 1973 l'archetipo del rude boy nel leggendario 'The harder they come'. La canzone che intitola questo film, 'Many rivers to cross' e 'You can get it if you really want' non possono mancare in ogni collezione di dischi reggae e questa sera rivivranno sul Main Stage dalla bellissima voce di uno degli artisti giamaicani dalla maggior carica soul di sempre . Alla Dub Station un programma veramente speciale con il grande Adrian Sherwood che festeggia i trent’anni della sua leggendaria label On-U-Sound a colpi di super-classici insieme al suo MC Ghetto Priest. Il ricchissimo programma del Lion Stage invece offrirà gli italiani Rebellions e Dot Vibes, gli americani Jahfè, il barcellonese Roe Delgado, la band mezza barcellonese e mezza madrilena Ruben Lopez & Diatones ed i vincitori del contest spagnolo i sivigliani Rockers Roots. Alla Dancehall Yard ancora una grande notte di vibes europee con gli olandesi Herb-A-Lize It affiancati ai francesi irie Crew mentre allo Ska Club avremo il warm up di Lord Pisto ed a seguire gli attesissimi selecters giapponesi 1-TA Raw e 3rd Ball.

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