venerdì 19 agosto 2011

'Redemption song' ilumina el estreno del Rototom


Di Pier Tosi                                                                                                                                               Di questa giornata di apertura del diciottesimo Rototom Sunsplash ricorderemo per parecchio tempo alcuni flashes: David Rodigan che racconta la storia dell’amore per il reggae al Reggae University Camp, le migliaia di lucine di accendini nel pubblico mentre Stephen Marley canta ‘Redemption song’, Toots Hibbert che va a baciare Queen Ifrica sul lato del palco durante il suo concerto e Shaggy che appena arrivato va a salutare sul tour bus il suo amico Stephen Marley. Ma andiamo per ordine: il via e’ dato impetuosamente da Mr. Vegas  con la forza del suo dancehall style. Con il suo flusso di hits questo artista ancor giovane ma gia’ un veterano e’ uno dei piu’ caldi degli ultimi tempi e lo dimostra in scena con la sua voce potente ed i ritmi incalzanti che richiamano il pubblico nelle vicinanze del palco per il primissimo set del festival. Vegas e’ vestito casual ma ha la cravatta sulla camicia chiara e concludera’ il suo show completamente madido di sudore. A dimostrare che il concetto di dancehall ha radici lontane nel tempo questo tornado vivente riporta alla luce con alcune canzoni classici ritmi del passato da famosi brani di Eric Donaldson e Desmond Dekker tra gli altri.Il suo show e’ altamente energético ed assai convincente anche se la mancanza di tempo gli impedisce di pagare tributo alla memoria di Bob Marley. Lo spirito del piu’ grande artista della storia del reggae e’ comunque degnamente incarnato dalla presenza di suo figlio Stephen Marley che inizia il suo set con una vibrante versione di ‘Punky reggae party’ per poi passare ad una serie di brani dal suo ottimo nuovo CD ‘Revelation part 1’. Stephen che piu’ tardi ci confessa la necessita’ di cantare canzoni paterne per continuare a dare al mondo un messaggio importante di forza in questi giorni difficili incanta il pubblico con magnifiche versioni di ‘Jamming’, ‘Could you be loved’ e ‘Buffalo soldiers’ ma non tralascia il suo lato piu’ audacemente moderno con il ragga style di ‘Traffic jam’ e ‘The mission’. Gli accendini su ‘Redemption song’ incorniciano un grande momento ed e’ un peccato che il concerto non venga concluso dalla potentissima ‘Jah Army’, forse la piu’ militante tra le canzoni del nuovo CD. Nel frattempo Tony Rebel e Queen Ifrica sono arrivati al festival e prendono posto sul palco per godersi lo spettacolo: il concerto del leggendario Toots Hibbert e dei suoi Maytals e’ aperto da un breve intermezzo della figlia Leba atto a promuovere il primo CD solista. Dopo alcuni bei brani dal sapore soul-reggae Leba prende il suo posto di backing vocalist ed il padre da vita pezzo dopo pezzo ad un grande spettacolo a base di super-classici: una dietro l’altra arrivano ‘Reggae got soul’, ‘Sweet & dandy’, ‘Funky Kingston’ con Mr. Hibbert che spinge con forza con la sua incredibile voce ed incanta con i suoi passetti di danza seguito dalla sua grande band. Il finale con una elaboratissima versione di  ‘Take me home country road’ e l’immancabile ’54-46 was my number’ e’ una incontenibile esplosione di gioia. Al momento di scrivervi David Rodigan sta sparando una grande selezione di dub plates per il divertimento dei maniaci della dancehall e l’area e’ piena delle vibrazioni della gioiosa gente del festival.                                                                                                                                            Buon Sunsplash 2011 a tutti!


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