domenica 17 agosto 2014

Rototom 16 agosto recensione di Pier Tosi

 Jimmy Cliff, Busy Signal, Kabaka Pyramid e Cornell Campbell hanno dato il via allo spettacolo musicale nel Main Stage

Dopo avere presentato i suoi ottimi musicisti, uno per uno verso la fine del concerto, Jimmy Cliff ha concluso la presentazione apostrofando se stesso 'The music maker from Jamaica, Mister Jimmy Cliff'. Per tutto il suo show abbiamo avuto la percezione certa di essere al cospetto di uno dei grandi Signori della musica giamaicana, un artista della vecchio scuola che in ogni concerto ha la missione di dare il massimo tirando fuori massicce dosi di emozione e di puro soul innestato nella musica in levare.

Poco importa se a tratti la voce non è più quella di un tempo: davanti a questa intensità, ad espressioni di puro godimento sul palco ed alle sue danze devi per forza inchinarti e toglierti il cappello. Il suo show era partito con 'Rivers of Babylon' per passare allo ska di 'King of Kings' e 'Miss Jamaica' e proseguire con una serie di grandi classici con la protesta pacifista di 'Vietnam' che più attuale che mai diventa per l'occasione 'Afghanistan'. E' un'emozione dopo l'altra con 'I can see clearly now', 'Many rivers to cross', 'Wild world', 'Wonderful world, beaautiful people' fino alla nuova 'One more' dall'album che è valso a Jimmy il Grammy Award 2013. L'unica pecca è l'assenza in scaletta della classica 'The harder they come'.
Questa bellissima serata inaugurale della ventunesima edizione del Rototom Sunsplash era iniziata con un altro leggendario personaggio dei vecchi tempi che ha ancora una voce che ti scioglie l'anima: Cornell Campbell era sul palco con gli ottimi londinesi Soothsayers per presentare il loro disco 'Nothing can stop us' ed oltre a varie bellissime canzoni nuove da questo consigliatissimo disco il suo esordio al Sunsplash è stato una attesa parata di classici come 'The gorgon', 'Queen of the minstrels', 'Mash you down', 'Natty dread inna Greenwhich Farm'e svariate altre bombe dal suo sterminato repertorio. Il suo esordio è stato grande come ci si poteva aspettare anche grazie alla controparte musicale dei rodatissimi Soothsayers, un gruppo da seguire con al loro attivo ben cinque dischi che spaziano da suoni afrobeat al più classico roots reggae.  
Dopo Cornell ed i londinesi la positività e l'approccio essenziale e senza fronzoli di Kabaka Pyramid dalla nuova scena 'conscious' giamaicana. Con i suoi Bebble Rockers per la prima volta sul Main Stage (a parte la piccola apparizione dello scorso anno a fianco di Protoje) ha dato vita ad un intensissimo show a base di energico roots e di importanti influenze hip hop dal suo bagaglio musicale. La band ha macinato roventi ritmi 'one drop' e dopo un sentito omaggio alle donne lo show si è concluso con due inni del nuovo roots giamaicano come 'Warrior' e 'No capitalist' con la folla a cantare in coro.

Manca all'appello di questo nostro racconto un personaggio fondamentale della dancehall giamaicana come Busy Signal, apparso in gran forma e molto elegante e con la sua High Voltage Band che ha tenuto fede al suo nome con una prima parte ad alto voltaggio a base di incisivi e cattivissimi ritmi dancehall e che hanno scaldato la folla ed una seconda parte dedicata ai ritmi one drop ed alle ballate con perle del suo repertorio come 'One more night', 'Reggae music again' e 'Dream of brighter days'. Il finale ha replicato quello dello scorso anno con tutto il pubblico ad acclamare saltando l'acclamata 'Watch out fi dis', uno dei più recenti trionfi della carriera di questa nuova star della musics giamaicana. L'inizio è stato assai positivo e rappresentativo della varietà e della grande qualità della line up dell'edizione del 2014 mentre cresce l'attesa per le esibizioni di Romain Virgo e Sua Maestà Beenie Man in programma domani.
Pier Tosi 

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