Sola in mezzo al mare, attorno alla vita due vecchie camere d’aria come salvagente e solo la sua disperazione forse a tenerla ancora a galla. Una bambina di undici anni, originaria della Sierra Leone, è stata soccorsa questa notte a circa dieci miglia da Lampedusa dall’equipaggio del veliero ong Trotamar III. Ha detto di chiamarsi Yasmine, al poliambulatorio la chiamano tutti Giacinta. E che sia viva è un miracolo: è l’unica sopravvissuta a un naufragio costato la vita a 45 persone. L’ennesimo.
Il salvataggio in mezzo alle onde
“Sapevamo di un barchino in difficoltà quando improvvisamente dal mare uno dei nostri ha sentito urlare e piangere. Sembrava impossibile, ma abbiamo fermato subito le macchine, per capire cosa stesse succedendo. Abbiamo messo subito in acqua il gommone”, spiegano da bordo. Erano le 3.20. A quell’ora il Mediterraneo è una massa nera che si incolla al cielo altrettanto scuro. “Sono state le urla a guidarci”.
In mezzo alle onde, aggrappata ai due copertoni che sono salvagente degli ultimi che tentano la traversata, c’era una ragazzina terrorizzata. “È stato quasi un miracolo essere riusciti a sentire le sue urla nonostante avessimo il motore acceso. Abbiamo provato a cercare altri naufraghi, ma non c’era nessuno. Dopo un giorno di tempesta, con vento a 23 nodi e onde alte cinque metri, era quasi impossibile”, spiega il capitano Matthias Wiedenlübber.
Nessun commento:
Posta un commento