Ci rivolgiamo in particolar modo alle donne che rivestono un ruolo di responsabilità alla Camera o in Senato, ma ci auguriamo che anche qualche uomo possa far propria l'indignazione di fronte a quanto approvato dall'UNODC a Vienna durante la 55a sessione della Commissione Stupefacenti delle Nazioni Unite, su proposta del DPA italiano: http://www.politiche! antidroga.it/comunicazione/comunicati/2012/marzo/vienna.aspx
Il DPA nel suo sito riporta enfaticamente: "Si tratta di un grande successo per l'Italia e per il Dipartimento Politiche Antidroga... la risoluzione adottata, che ribadisce e fa adottare ai paesi delle Nazioni Unite, politiche e interventi specifici a favore delle donne, sia per prevenire l'uso di droghe sia per orientare i servizi di cura e riabilitazione agli specifici bisogni del sesso femminile e dei loro figli".
Nello specifico si parla di: "pieno recupero delle donne tossicodipendenti e delle ragazze che, anche occasionalmente, usano sostante stupefacenti... Senza dimenticare e tutelare tutte quelle donne che subiscono violenze e traumi correlati all'uso di droghe, le donne in gravidanza e quelle che già hanno figli, le donne in carcere, la prevenzione di tutte le patologie correlate all'uso di droghe! , la realizzazione di campagne informative dedicate rivolte alle donne .
Chissà di quale forma di tutela si parla, a noi sembra molto simile alla 'tutela' che hanno le donne in alcuni paesi Arabi o comunque islamici (Arabia Saudita, Iran, Afghanistan ecc.), dove la donna è costretta al controllo parentale da parte del marito o padre, oltre ad essere soggetta agli innumerevoli doveri di comportamento sociale imposti dalla legge islamica! Di colpo la donna (per uso di sostanze stupefacenti) viene catapultata nel medioevo, con un protezionismo tipicamente maschilista, dove la donna è l'essere 'debole' da tutelare e controllare fuori dalla sua volontà e chiaramente tutto motivato anche dal 'ruolo' educativo svolto dalle madri. Ma nonostante le buone intenzioni che sembrano espresse dalla risoluzione, c'è poco da stare tranquilli, soprattutto considerando che la linea promossa da Giovanardi & C. è considerata ancora valida dal nuovo ministro Riccardi.
Quanto enunciato nell'articolo del DPA fa pensare a future proposte legislative tipo:
- Obbligo di droga test in caso di gravidanza (la madre è responsabile del bambino e quindi sarà punita magari togliendole l'affidamento).
- Obbligo di droga test per tutte le madri fino alla maggiore età del figlio (idem come sopra)
Chiediamo alle Onorevoli Parlamentari di vigilare e reagire affinché vengano fermati sul nascere i tentativi per re-instaurare uno stato di pura sudditanza delle donne e minare il loro sacrosanto diritto all'autodeterminazione.
Questo articolo è stato inviato tramite NL a tutti i deputati, senatori e media, Vi invitiamo a sostenerci partecipando alla mailbombing indirizzata ai ministri Fornero e Riccardi e alle donne membri della Commissione della Camera per gli Affari Sociali: segreteriaministro@mailcert.lavoro.gov.it, segreteriaministrofornero@lavoro.gov.it, segreteria.ministroriccardi@governo.it, farinacoscioni_m@camera.it, argentin_i@camera.it, binetti_p@camera.it, bocciardo_m@camera.it, bossa_l@camera.it, castellani_c@camera.it, dincecco_v@camera.it, lenzi_d@camera.it, martini_f@camera.it, martini_f@camera.it, molteni_l@camera.it, murer_d@camera.it, mussolini_a@camera.it, pedoto_l@camera.it, perina_f@camera.it, occella_e@camera.it, sbrollini_d@camera.it, turco_livia@camera.it, ascia@legalizziamolacanapa.org
Oggetto: Appello alle Onorevoli Deputate e Senatrici Testo mailbombing:
Esprimo con la presente tutta la mia preoccupazione circa la risoluzione proposta dal DPA ed adottata dall'UNODC al 55° convegno sulle politiche antidroga appena conclusosi a Vienna: http://www.politicheantidroga.it/comunicazione/comunicati/2012/marzo/vienna.aspx Tramite questa risoluzione, teoricamente propositiva nei confronti della tutela delle donne e dei minori, appare inquietante l'aspetto repressivo che potrebbe sfociare con le seguenti applicazioni pratiche:
- Obbligo di droga test in caso di gravidanza (la madre è responsabile del bambino e quindi sarà punita magari togliendole l'affidamento).
- Obbligo di droga test per tutte le madri fino alla maggiore età del figlio (idem come sopra)
Chiediamo alle Onorevoli Parlamentari di vigilare e reagire affinché vengano fermati sul nascere i tentativi per re-instaurare uno stato di pura sudditanza delle donne e minare il loro sacrosanto diritto all'autodeterminazione.
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