mercoledì 26 maggio 2010

legalizziamolacanapa.org- Resistenza mondiale


legalizziamolacanapa.org

Il dossier che abbiamo introdotto in parlamento è un "virus" che speriamo prima o poi di far esplodere con tanto di contagio all'interno della iper protetta casta politica.
Questa news letter è dedicata a ciò che avviene in alcune parti del mondo a difesa della canapa e del suo consumo e utilizzo, e molte delle cose dette e scritte da autorevoli e rispettabili voci, combaciano in modo evidente con quanto cerchiamo di fare con la nostra Coalizione, cioè evidenziare palesemente l'ingiusta e assurda guerra ad una pianta, ad una semplice pianta e a coloro che da questa pianta ricavano benefici terapeutici in alternativa a quelli farmacologici, spirituali in alternativa ai riti convenzionali, economici in alternativa a quelli condizionati dal mercato attuale o semplicemente ricreativi in alternativa agli abituali usi del tabacco o dell'alcool.
Conoscere è alla base della lotta di Resistenza, pensiamo quindi di non essere invasivi con l'inoltro di queste mails che hanno come obiettivo quello di costruire una vera coscienza e consapevolezza condivisa.
Prima di procedere ai posts, vi ricordiamo che la prossima news letter, riguardante il "bollettino di guerra" del mese di maggio (che sarà inviato la prossima settimana, come al solito, ai parlamentari e ai media), richiederà l'intervento di tutti voi ...cercheremo di alzare il tono della provocazione individuando alcuni parlamentari dal passato "libertario" ai quali sarà chiesto un esame di coscienza!
Attivatevi per far crescere la mailing list!
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Dagli USA:
Permettiamo agli agricoltori americani di coltivare canapa!
E' questo il grido di battaglia di chi riconosce il valore e la storia della canapa e lamenta il fatto che gli agricoltori di casa non possono coltivarla legalmente da più di 50 anni.
Nello sforzo di cambiare ciò, Vote Hemp e la Hemp Industries Association hanno annunciato la Settimana della Storia della Canapa dal 17 al 23 maggio del 2010, un periodo nel quale gli americani patriottici sono incoraggiati a coalizzarsi e a organizzare eventi nelle proprie località come parte di una campagna nazionale di base, mediatica ed educativa sulla canapa.

Contrariamente al credo popolare, la canapa non è marijuana.
Per lo meno non lo è la Cannabis sativa L., il tipo di canapa che è stato coltivato per millenni in tutto il mondo a scopi alimentari ed industriali.
Uno sguardo alla storia americana rivela che la canapa è stata ampiamente coltivata ed usata anche dai primi americani.

Per chiarire le ! cose, la Cannabis sativa L. non ha qualità drogastiche.
Essa non contiene THC, il componente psicoattivo della marijuana.
Chi usa la Cannabis sativa L. non risulta positivo ai test anti-droga.

Per quanto riguarda l'utilità, ci sono letteralmente migliaia di usi della canapa. I suoi semi e il suo olio possono essere definiti dei 'superalimenti' e la sua fibra è utile in una varietà di usi tessili.
Ad esempio, la canapa viene usata per fare vestiti e carta o impiegata come materiale per i pannelli delle porte o come aggiuntivo nelle fondamenta di cemento.

Per quanto riguarda il cibo, i semi di canapa sono una ricca fonte di acidi grassi essenziali altamente digeribili, o omega-3.  Infatti contengono una composizione altamente bilanciata di  omega-6 e omega-3 di  1 su 3, che molti ritengono  perfetta per il corpo umano. 
I semi di canapa hanno un sapore  mandorlato o simile! alla noce,  che può ricordare quello dei pinoli e! possono essere usati in qualsiasi tipo di preparazione alimentare.

L'olio di canapa è altrettanto saporito e nutriente. A differenza dell'olio di lino o a quello di pesce, i semi di canapa sono ricchi di Super Acido Stearidonico Omega-3 (SDA) e di Super Acido Linolenico Omega-6 (GLA), che in combinazione aiutano a ridurre le infiammazioni e a migliorare le funzioni mentali.
Essi favoriscono anche la metabolizzazione degli acidi grassi necessari.

Contrariamente al cotone, che per essere coltivato necessita di circa il 25% dei pesticidi usati nel mondo, la canapa non abbisogna di pesticidi o di prodotti chimici agricoli per crescere bene.
E' una fonte rinnovabile assolutamente non tossica che aiuta a sopprimere le erbe infestanti e a rigenerare il suolo in maniera naturale.
E' una delle colture preferite dagli agricoltori che la usano per le loro coltivazioni a rotazione.

Andando ai primi anni della fondazione dell'America, la! canapa era una risorsa comunemente coltivata ed usata.
L'uso tradizionale di canapa in America comprende questi fatti poco noti:

- Le prime leggi di alcune colonie americane richiedevano che venisse coltivata la canapa.
- Alcuni dei nostri primi presidenti, tra cui George Washington, Thomas Jefferson e John Adams, coltivavano tutti la canapa.
- La Dichiarazione di Indipendenza americana fu vergata su carta di canapa.
- Abraham Lincoln impiegava olio di semi di canapa come combustibile per le lampade ad olio di casa.
- La nave americana Constitution venne equipaggiata con 60 tonnellate di cordame di canapa.
- Nel 1942, Henry Ford costruì la carrozzeria di una auto sperimentale interamente con fibra di canapa, molto più resistente dell'acciaio.

Altre interessanti scoperte sulla canapa includono un bollettino del Dipartimento americano dell'Agricoltura secondo cui essa produce quattro volte più carta pe! r acro rispetto agli alberi.
Nel 1938, la rivista Popula! r Mechan ics pubblicò un articolo sulla canapa intitolato "Nuovo Raccolto Miliardario" in cui veniva illustrato come la canapa potrebbe essere impiegata per oltre 25.000 prodotti, "dal cellophane alla dinamite".

Sfortunatamente la coltivazione di canapa venne sospesa negli anni 50 a causa della disinformazione e alla confusione sulla relazione tra canapa e marijuana.
Più o meno nello stesso periodo, furono lanciati incentivi governativi alla produzione e al consumo di materiali plastici derivati dal petrolio, a spese dell'industria della canapa.
Come risultato, i maggiori produttori di canapa andarono in bancarotta e quella della canapa divenne velocemente una industria del passato.

In anni recenti, tuttavia, la verità sulla canapa si è riaffacciata e ci sono state diverse importanti iniziative per permettere nuovamente la coltivazione di canapa negli USA.
Al momento, quasi tutta la canapa venduta ed usata in America! proviene da altri Paesi, ad esempio dal Canada.

Nel 2007, a due coltivatori del Sud Dakota è stato permesso di coltivare canapa. E' la prima volta che ciò accade in 50 anni e ciò rappresenta un timido ritorno a questo tipo prezioso ed ecologico di coltivazione. 
La canapa ha le potenzialità di  rivoluzionare la nostra economia e  di riportare una vera prosperità in America.

La maggior parte dei coltivatori americani coltiva oggi limitati appezzamenti di prodotti quali soia e  granturco, che generano meno di 50 dollari di profitto per acro.
Il profitto netto medio dei coltivatori di canapa canadesi raggiunge in certi casi più di 500 dollari per acro.
Se agli agricoltori americani verrà di nuovo permesso di coltivare canapa e l'industria sarà in grado di impiegarla efficacemente a scopi industriali, il panorama americano cambierà drasticamente in meglio.!
Le possibilità sono infinite.

Visitat! e: http: //www.votehemp.com  ...per saperne di più sulla canapa.

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Dalla Gran Bretagna:

Fonte:http://droghe.aduc.it/notizia/scienziato+fama+internazionale+silurato+dal+governo_113528.php

David Nutt era un consulente per il governo inglese per l'abuso dell'uso di droga.
E' stato licenziato perché diceva che tabacco, alcool e andare a cavallo è più pericoloso che assumere cannabis.
Se la cannabis è illegale, allora forse anche andare a cavallo dovrebbe essere illegale.
Succede sempre così: prima il Governo ingaggia scienziati di fama internazionale per individuare un piano più efficace contro la tossicodipendenza, poi gli scienziati spiegano al Governo che la cannabis è meno pericolosa di droghe legali come l'alcool e il tabacco ed infine il Governo silura gli scienziati e ignora le loro ricerche, 
si chiama proibizionismo.

Alla televisione Sky News, Nutt ha dichiarato di esserci rimasto male per l'allontanamento e di spiegarselo con l'approssimarsi delle elez! ioni legislative.
"La politica è politica, la scienza è scienza, a volte c'è tensione tra le due", ha sottolineato il professore di neuro-psico-farmacologia all'università  di Bristol, "spaventare i giovani non impedirà  loro di utilizzare le droghe", ha aggiunto recentemente l'esperto davanti a una platea di giuristi al King's College di Londra.
In un altro intervento alla Bbc, Nutt ha accusato il primo ministro Gordon Brown di esprimere opinioni completamente irrazionali sui pericoli della marijuana, "non sono pronto a indurre in errore il pubblico sui danni che causa la cannabis" ha sottolineato Nutt.

Nel rapporto, Nutt aveva attaccato anche la decisione presa dall'ex ministro dell'Interno Jaqui Smith, che ha riclassificato la cannabis come una droga di "categoria B": secondo i suoi studi, l'esposizione dei consumatori di cannabis alle malattie psichiche è proporzionalmente minore rispetto alle pr! obabilità dei consumatori di sigarette di essere affett! i da un tumore ai polmoni.

Nel Regno Unito, l'alcol uccide circa 9.000 persone ogni anno, il tabacco quasi 30.000, la cannabis zero (0).

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Fonte: 
http://it.wordpress.com/tag/david-nutt/

Il governo britannico mostra tutti i sintomi della disperazione politica. Dopo aver riclassificato la cannabis da Class C a Class B, in pratica un inasprimento proibizionista, e contro l'opinione dei consulenti scientifici del suo stesso governo, l'Home Secretary [ministro dell'Interno] Alan Johnson, ha licenziato via e-mail (noblesse oblige!) il Professor David Nutt, capo dell'Advisory Council on the Misuse of Drugs.
Il Professor Nutt sostiene che la cannabis è molto meno pericolosa di alcol e nicotina e che la riclassificazione è antiscientifica e motivata solo da considerazioni politiche, è un capriccio del Primo Ministro.

La mossa maldestra del governo britannico ha suscitato indignazione nel paese e aspre critiche da parte dei mezzi d'informazione e della comunità scientifica. Non solo, ogg! i il Dr. Les King, membro dell'Advisory Council on the Misuse of Drugs ha rassegnato le dimissioni in protesta contro il licenziamento del Professor Nutt.
Si temono ora le dimissioni di altri componenti dell'organo di consulenza scientifica del governo.

Il Professor Nutt ha denunciato di non essere disposto a ingannare il pubblico per far passare un messaggio morale del governo.
Phil Willis, membro del Parlamento e chairman of the science and technology select committee ha dichiarato: "è allarmante che uno scienziato indipendente sia rimosso per offrire l'esatta opinione scientifica".

D'accordo invece con la scelta del governo, il ministro dell'Interno del governo ombra, il conservatore Chris Grayling, mentre l'esponente liberal-democratico Chris Huhne ha condannato la decisione del governo, chiamandola "scandalosa": "A cosa serve avere la consulenza scientifica indipendente se appena ti sono dati consigli che non ti piacciono cacci ! chi ti dà quei consigli?"

La partita è! ; di que lle che mobilitano la società liberal-democratica nelle grandi occasioni; in gioco c'è l'indipendenza della scienza dal potere politico, un tema fondamentale in uno stato di diritto.

E mentre le elezioni politiche si avvicinano, il governo di Sua Maestà  appare sempre più sull'orlo di una crisi di nervi.

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Le elezioni ci sono state ed ora vediamo se i Liberal sono ancora in grado di urlare la loro indignazione!
In tutto il mondo occidentale una nuova ventata di volontà di riscossa è evidente e noi vogliamo cavalcarla!
Un abbraccio fraterno a tutti i "resistenti"

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