Nel periodo rinascimentale cresce rapidamente la considerazione del ruolo dell'artista e, in quest'ultimo, la consapevolezza di sè. Ne dà piena testimonianza questo autoritratto per il quale Dürer sceglie una posizione frontale, "ieratica", tradizionalmente adottata nel Medioevo per l'iconografia di Cristo. In conformità con i neoplatonici fiorentini, egli sembra così ribadire che Dio creò l'uomo (e fra tutti l'artista) a propria immagine e somiglianza; non solo per all'apparenza esteriore, ma riguardo alle capacità cretive. L'iscrizione latina sullo sfondo perciò recita: "Io Albrecht Dürer di Norimberga, all'età di 28 anni, con colori eterni ho creato me stesso a mia immagine": L'uso del termine "creato" non è ovviamente casuale.
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