Si è convertita all’Islam.
E allora?
Dice di averlo fatto senza costrizioni.
E allora?
E allora?
E allora siete sempre voi, cattivisti in servizio permanente effettivo, alla ricerca di una conferma ai vostri pregiudizi, su cui issare un nuovo giudizio definitivo che vi scarichi la coscienza dall’ignavia di chi chiede di aiutarli a casa loro e poi, quando altri italiani lo fanno, li deride.
Siete voi che non reggereste dodici secondi, in un sequestro. Ma ora siete lì a concionare, davanti alla tastiera, su come una persona debba reagire a una torsione così violenta della propria esistenza.
Siete voi che cercate conferme per poter insultare, denigrare, violentare con le parole. Istruiti, vellicati, raccolti in plotone dalle maratone del canale unico che amplifica i social.
Siete voi che non avete tolto il sorriso a Silvia. E stavolta, giuro, non riuscirete a toglierlo a noi.
Bentornata. E soprattutto: grazie.
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