sabato 23 maggio 2020

È morto Mory Kanté

https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2020/05/22/news/morto_mory_kante_-257375274/


Il musicista guineiano aveva 70 anni. Lo chiamavano "il griot elettrico": con la sua hit "Yeke Yeke" negli anni Ottanta fu tra i primi artisti internazionali della nascente world music. Il cordoglio di Youssou N'Dour: "Addio fratello"


di CARLO MORETTI

E' morto a 70 anni, dopo lunga malattia Mory Kanté, cantante e musicista originario della Guinea, conosciuto in tutto il mondo soprattutto per la hit Yeke Yeke lanciata nel 1987. E proprio a quel brano, che portava elementi etnici nel mezzo dell'accelerazione elettronica tipica della musica negli anni Ottanta, viene fatto riferimento quando si parla della nascita della world music. Non a caso per tutti Kantè era "il griot elettrico".

Kanté aveva iniziato come griot, suonando la kora (la tipica arpa dei paesi dell'Africa occidentale) che aveva appreso ancora bambino quando i suoi genitori lo avevano inviato a studiare lo strumento in Mali. Tutta la sua famiglia si dedicava a quest'arte musicale da cantastorie, che nella cultura africana travalica i confini della musica per diventare racconto storico della propria famiglia e della propria etnia di appartenenza, quindi memoria collettiva.

Nato nel 1951 a Kissidougou, in Guinea, a 15 anni Kanté si trasferì a Bamako e nella capitale maliana si unì al gruppo all'epoca più famoso del paese, la Rail Band. Per sette anni restò con loro fino a quando la rivalità con il maestro orchestratore della band, Salif Keita, lo costrinse ad abbandonarli per unirsi prima ai Les Ambassadeurs e poi, arrivato in Costa d'Avorio, per guidare un'orchestra di 35 elementi chiamata Les Milieus Branches.

Con loro, siamo ormai alla fine degli anni Settanta, Kanté comincia a innestare nella musica tradizionale elementi anglosassoni, soprattutto soul, anche grazie all'incontro con Abdoulaye Soumare, un produttore che aveva collaborato a lungo con Stevie Wonder. Fu grazie al successo dell'album Courougnegnepubblicato nel 1981 che Kanté cominciò ad essere considerato il padre fondatore della moderna musica Mandinga, quello speciale mix tra musica etnica e musica occidentale ed elettronica che si sarebbe affermata prima in Africa e poi in Europa portandolo nel 1982 in Francia.



E' a Parigi che Kanté registra l'album A Paris contenente una prima versione molto più acustica di Yeke Yeke. E' l'album che, con appena sei brani, lo conferma come uno degli artisti di punta della nuova scena africana. E' però nel 1987, nella versione molto più ritmata e con sonorità quasi house, cheYeke Yeke si impone come un successo a livello internazionale. Kanté diventa così famoso in tutto il mondo: il singolo vende oltre un milione di copie, l'album che lo contiene, Akwaba Beach, supera il mezzo milione di copie.

Con l'album Touma pubblicato nel 1990 Kanté conferma il suo stile di griot elettrico, spingendo ancora di più sulle componenti elettroniche sostenute da grandi fiati e dalla sua voce sempre esplosiva; sulla stessa linea si posizionano i lavori lungo il decennio Nongo Village, Un Amour de Prix eTatebola. Bisognerà attendere l'inizio degli anni Duemila per un ritorno ai suoni acustici ed etnici con Sabou pubblicato nel 2004 e con con Tamala nel 2009. Nel 2012 con La Guinéenne il griot elettrico tornava al balafon e al flauto fulani per rendere omaggio alle donne africane che riteneva ancora troppo svantaggiate nonostante i passi avanti compiuti.

Il figlio di Mory Kanté, Balla, ha spiegato alla France Presse che il padre soffriva di una malattia cronica che in passato aveva potuto curare a Parigi, grazie a frequenti viaggi in Francia. Il coronavirus ha però reso impossibili gli spostamenti all'estero e le condizioni di Kante sono velocemente peggiorate. E' morto venerdì in Guinea, in un ospedale della capitale Conakry.

Molti gli artisti che hanno voluto rendergli omaggio, a cominciare dal senegalese Youssou N'Dour. Che su Twitter scrive: "Apprendo con dolore del ritorno a Dio del mio fratello maggiore e punto di riferimento, il Maestro Mory Kanté. Oggi sento un grande vuoto per la scomparsa di questo baobab della cultura africana. Riposa in pace. Dal tuo fratello addolorato, Youssou N'Dour".


Condoglianze espresse anche dal Presidente della Guinea, Alpha Condé, che su Twitter pubblica la foto di un recente incontro e scrive: "La cultura africana è in lutto. Le mie più sentite condoglianze... Ringrazio l'artista. Un percorso eccezionale. Esemplare. Un orgoglio".




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