Nato in uno dei tanti sobborgi che circondano Dakar, capitale del Senegal, Doolay è un’altra buona novella che arriva dalla Motherland in termini di sonorità roots reggae. In esse il giovane artista ha trovato prima di tutto uno strumento di lotta e di emancipazione. Attraverso le canzoni di artisti come Bob Marley, Peter Tosh e Lucky Dube, ha imparato ad interpretare la realtà che lo circonda in maniera obiettiva e lontano dalle sirene che il modello occidentale lancia nei confronti degli youths. La verità è che ogni singolo paese del continente africano, seppure ha ottenuto in periodi più o meno diversi l’indipendenza, continua ad essere soggiogato dalla potenza di turno. Colpa prima di tutto dei politici, che pur di guadagnare il bottino, abbandonano la loro gente e pensano solo ad arricchirsi e ad esercitare il potere. Un sistema questo di certo creato affinchè il continente più ricco di materie prime, riesca finalmente a scrivere da solo il proprio destino. Dooley questo lo racconta in maniera impeccabile nel suo nuovo singolo, che intitola semplicemente “Babylon”. Lo fa in compagnia degli Giants, che correndano il suo testo in francese, con sonorità militanti e impegnate. Il tutto reso ancora più comunicativo dal bel video che accompagna “Babylon”. I figli dell’Africa non si arrendono e Doolay ne è una dimostrazione.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento