sabato 2 novembre 2013

Canapa: la politica della paura ...e della rassicurazione


‘Che terrore, mamma mia!’, viene da esclamare…ma è proprio di politica terroristica e sovversiva che vogliamo parlare.
Un’esclamazione del genere ecco che cade a pennello quando Giovanardi, Gasparri, nonchè il capo del Dipartimento Politiche Antidroga il dottor Giovanni Serpelloni, i più grandi nomi dell’oscurantismo proibizionista Italiano, tutti insieme e coalizzati, sono intervenuti direttamente dalla “tana del lupo” ancora una volta a difesa della “loro” legge!
L’ennesima,‘solita’, levata di scudi dal fortino più proibizionista che esiste, contro qualsiasi modifica alla vigente legge sugli stupefacenti.
Si suppone quindi che siano anche contrari allo sfollamento delle carceri, essendone tra l’altro i responsabili, e che magari stiano tirando su un nuovo partito politico, anti-canapa, sotto la diretta leadership di Giovanardi.
E’ sempre più evidente come il DPA & Co siano “avvinghiati” ad una sola legge, la Fini-Giovanardi, perchè se essa venisse toccata, destabilizzerebbe il sistema colmo di bugie pseudoscientifiche e molti di loro cadrebbero, vergognosamente.
La ‘banda’ prende sempre più le sembianze di una vera e propria lobby che come un mostro a più teste, orbita intorno a questa miserabile legge nutrendosene in continuazione per alimentare interessi innominabili!
“Loro” da San Patrignano non fanno una piega! Nonostante il loro anacronismo politico sull’argomento, contrario al mondo intero, questi personaggi continuano a far leva sulle paure e quindi sulle reazioni emotive inevitabili della popolazione più inconsapevole.
Il tutto per raccogliere consensi che assicureranno loro il perdurare di quel potere e di quel ruolo di preponderanza politica economica e sociale.
La Fini-Giovanardi? E’ il massimo esempio di come creare un problema per poi servire delle pessime e costose soluzioni, le peggiori per la legge più sbagliata che ci sia, ovviamente facendo alla fine solo le convenienze e il tornaconto di pochi.
Soluzioni che tali non sono; dove proibire significa piuttosto soffocare l’argomento e zittire il confronto senza mai trattare onestamente e alla luce del sole i possibili compromessi politici in favore di legalità e sicurezza.
Come la Bossi-Fini, che si fonda sul concetto di rendere altri esseri umani illegali e criminali, che mira a scatenare la paura dell’altro, a colpevolizzare lo straniero, le loro disavventure e il precariato sociale al quale saranno costretti a vivere, sono leggi alle quali basta ‘dividere e dividerci’ in buoni e cattivi.
La tattica ‘raccattavoti’ è stimolare la paura e stigmatizzare l’altro, con il preludio di una tragedia imminente e la promessa di sicurezza che in realtà è solo una rassicurazione populistica, della serie “Loro” sanno il perché “Noi” siamo in carcere!
Se “Noi” usciamo dal carcere o non veniamo più arrestati “Loro” non sarebbero più dove sono e dovrebbero occupare un’altra posizione politica, più collusiva, più persecutoria e più dittatoriale, per alimentare il loro business…o rischierebbero di scomparire per sempre.
La verità è che la Bossi-Fini, la Fini-Giovanardi (le cattive sorelle), la ex-Cirielli sulle recidive e chi le supporta e difende, sono i principali responsabili del degrado della democrazia, dei diritti civili, della giustizia e dell’intero tessuto sociale civile politico economico. Da sole raccontano gli ultimi anni della storia delle carceri e della malagiustizia all’italiana.
I risultati li conosciamo tutti e sono catastrofici sotto tutti gli aspetti.
Ma per qualcuno, come i Giovanardi, i Serpelloni , i Gasparri e i San Patrignano, sono state evidentemente fonte di indubbio ‘guadagno’, di carriera e prosperità politica, considerati gli sforzi che compiono per difenderle oltre ogni umana razionalità.
Giovanni M. Valentina C. – ASCIA  http://www.legalizziamolacanapa.org/

Nessun commento:

Posta un commento