sabato 26 marzo 2011

Egitto, tafferugli ad Alessandria tra studenti e salafiti

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=1322893&t=Egitto_tafferugli_ad_Alessandria_tra_studenti_e_salafiti

Roma, 25 mar (Il Velino) - Studenti in piazza contro i salafiti nell’Alessandria d’Egitto del dopo Mubarak. Nella seconda città egiziana, racconta il quotidiano al-Masry al-Youm, diverse migliaia di sostenitori del Movimento giovanile rivoluzionario del 25 gennaio si sono riuniti nei pressi della moschea Qaed Ibrahim “per commemorare i martiri della rivoluzione e per chiedere indagini sui membri del Partito nazionale democratico e su esponenti della polizia responsabili della morte dei dimostranti”. Nelle stesse ore un gruppo di integralisti islamici ha dato vita a una manifestazione parallela. L’“incontro” fra i due gruppi ha dato vita “ad aggressioni verbali – si legge sul giornale – e a tafferugli”. Tra gli attivisti studenteschi, Yasser Abdel Kawy ha ribadito “la volontà sia di commemorare chi ha perso la vita nello scontro col regime di Mubarak sia di ricordare a tutti che la rivoluzione non è ancora finita visto che il regime non è crollato”. Secondo fonti ufficiali nei giorni della rivolta contro il rais, ad Alessandria furono uccise 87 persone, molte di più invece per i movimenti di protesta. “Abbiamo ottenuto un grande risultato facendo cadere Mubarak – ha replicato Hazem Ibrahim, avvocato presente alla preghiera del venerdì –. Adesso è il momento di mettersi a lavorare senza causare altro caos”.
Contro i manifestanti, riferisce ancora il giornale, si sono uniti “molti passanti e i venditori ambulanti” che hanno cercato di impedire agli studenti di avvicinarsi alla moschea. “Eravamo uniti fino a poco tempo fa – ha protestato un altro studente ripreso da al-Masry al-Youm – ma adesso il movimento salafita sta imponendo il suo modo di pensare contro di noi”. I sostenitori del gruppo islamico radicale – definito dal giornale come “simile al wahabismo saudita” – chiedevano invece le dimissioni del vice primo ministro Yehia al-Gamal “colpevole” di avere un atteggiamento “troppo laico”. Alessandria si conferma una roccaforte del salafismo egiziano che, rimasto sostanzialmente apolitico negli anni del lungo “regno” di Mubarak, ha annunciato all’inizio della settimana l’intenzione di dare vita a un partito con candidati proprio alle prossime lezioni legislative.

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