Giorgia Meloni è una neofascista islamofobica?
La domanda di ricerca, o “research question”, che affrontiamo oggi nel rispetto della logica dell’indagine scientifico-sociale è se Giorgia Meloni sia una neofascista islamofobica coinvolta nello sterminio dei musulmani a Gaza. Procediamo con metodo riassumendo quello che sappiamo. Sappiamo che Giorgia Meloni è stata una fascista ammiratrice di Mussolini. Sappiamo che Giorgia Meloni guida un partito, Fratelli d’Italia, pieno di dirigenti e di militanti che inneggiano a Hitler e Mussolini. Sappiamo che Giorgia Meloni ha inserito nella bandiera del suo partito la fiamma tricolore, simbolo neofascista per eccellenza nella storia dell’Italia Repubblicana. Sappiamo che Giorgia Meloni nutre un sentimento ostile verso l’Islam e i musulmani. Sappiamo che Giorgia Meloni, il 15 novembre 2015, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Basta all’immigrazione proveniente dai Paesi musulmani”. Sappiamo che Giorgia Meloni vorrebbe chiudere centinaia di moschee in Italia per il tramite di un progetto di legge appositamente depositato alla Camera. Sappiamo che Giorgia Meloni, il 7 ottobre 2024, ha commemorato la strage di Hamas nella sinagoga di Roma, ma non si è mai recata nella grande moschea di Roma per commemorare i 44.000 musulmani sterminati da Netanyahu a Gaza. Sappiamo che Giorgia Meloni non ha mai espresso solidarietà ai musulmani di Gaza, nemmeno in occasione della strage della farina del 29 febbraio 2024. Giorgia Meloni non ha mai pronunciato una frase come questa: “Esprimo la mia solidarietà ai musulmani di Gaza e condanno Netanyahu per la distruzione delle loro moschee”. Sappiamo che Giorgia Meloni ha attaccato e delegittimato tutti i giudici che cercano di indagare sui crimini di Netanyahu contro i musulmani a Gaza. Sappiamo che Giorgia Meloni è schierata contro i musulmani di Gaza, ma al fianco di Netanyahu, nel processo per genocidio che Israele fronteggia davanti alla Corte di giustizia internazionale dell’Onu. Sappiamo che Giorgia Meloni ha delegittimato i giudici della Corte penale internazionale lasciando intendere che non eseguirà la loro decisione di arrestare Netanyahu per i suoi crimini contro i musulmani a Gaza. Sappiamo che Giorgia Meloni, Il 28 ottobre 2023, si è rifiutata di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere lo sterminio dei musulmani a Gaza. In quell’occasione, Meloni ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele”. Sappiamo che, il 19 settembre 2024, Giorgia Meloni si è rifiutata di votare in favore di una risoluzione Onu che chiede a Israele di porre fine all’occupazione dei territori palestinesi in solidarietà con Netanyahu che, in quei luoghi, ha ridotto i musulmani a una categoria inferiore a quella dell'uomo. Sappiamo che Giorgia Meloni ha dato a Netanyahu, a sterminio dei musulmani in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. Sappiamo che Giorgia Meloni, nell’ultimo MeD9 a Cipro, l’11 ottobre 2024, ha impedito l’inserimento di un brano contro la vendita di armi a Israele – richiesto da Macron e Sanchez – nella nota con cui Francia, Italia e Spagna hanno condannato l’attacco israeliano contro Unifil in Libano. L’analisi dei documenti a nostra disposizione, molti dei quali non citati in questa sede per motivi di sintesi, fornisce numerosi elementi per ritenere che Giorgia Meloni sia una neofascista islamofobica corresponsabile del genocidio dei musulmani a Gaza. In conclusione, l’affermazione secondo cui Giorgia Meloni è una criminale politica con le mani sporche del sangue di tanti bambini musulmani innocenti trova un numero sempre più grande di conferme con l’accumularsi delle decisioni politiche di Meloni in favore di Netanyahu e delle sue dichiarazioni.
La cultura come strumento di liberazione da ogni forma di oppressione.
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