lunedì 3 giugno 2019

Manu Chao, Calypso Rose e la nuova “Clandestino”



di Redazione

Manu Chao ha incontrato Calypso Rose al Carnevale di Trinidad e Tobago nel 2015. «Si è presentato al mio hotel con delle ciabatte vecchie, dei pantaloncini e una chitarra piccola e rovinata», racconta lei. Lui l’ha incantata, hanno passato delle ore a cantare e suonare insieme. «Se solo lui non fosse impegnato, non mi dispiacerebbe essere la signora Chao».

I due artisti ribelli andavano talmente d’accordo che sono finiti a lavorare insieme all’album Far From Home di Calypso, pubblicato nel 2016. Erano passati 60 anni dal suo primo brano e quell’album, un irresistibile mix di calypso classico e moderno e soca, con un tocco magico di reggae e l’inconfondibile chitarra di Manu Chao, è diventato l’album più venduto al mondo in tutta la sua carriera. Il seguito So Calypso, uscito su Because Music nel 2018, ha solidificato la sua nuova fanbase. Quest’anno, la 78enne è stata l’artista più anziana ad esibirsi sul palco del Coachella.

Oggi il duo condivide una rivisitazione della classica hit di Manu Chao «Clandestino », originariamente pubblicata nel 1998, che parla appunto di migranti clandestini, come gocce nell’oceano o fantasmi che girovagano per le città, disorientati e senza documenti.

Calypso Rose aggiunge nuova drammaticità al trovarsi abbandonati in mare

«La terra di fronte a me non mi vuole e quella alle mie spalle brucia»

Oggi il brano è ancora più significativo di quando è stato registrato per la prima volta.

«Quando ho visto tutto questo orrore in televisione, ho pianto e ho pensato che non sarebbe dovuto accadere nel 21esimo secolo»

Il brano viene accompagnato da un video illustrato particolarmente emozionante, diretto da Wise Bird Studio, che vuole suggerirci di «dare un valore a quello che i clandestini possono offrire a noi e alla nostra terra, che non sono solo fantasmi che la società preferirebbe non vedere».

Manu e Calypso hanno alle spalle una lunga storia musicale di abbandono ed emarginazione. Quando lei era giovane, diversi gruppi di credenti hanno cercato di fermarla, secondo loro lei non avrebbe dovuto esibirsi perché era «roba da uomini». In Far From Home, ha ripreso il brano del 1969 «No Madame» che criticava il trattamento riservato ai domestici e grazie al quale, nel suo paese d’origine, sono stati fatti dei cambiamenti per migliorare le loro condizioni di vita.

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