giovedì 20 dicembre 2012

Settimo Catalano - comunicato sul 21-12-2012


Herakhandi Samaj Italiano
Contrada Portarino 10, Cisternino (BR)

Comunicato
Sono   il   Presidente   dell’Herakhandi   Samaj   Italiano,   l’Associazione   che rappresenta il movimento dei devoti di Babaji in Italia.
Scrivo questo comunicato, a nome del Consiglio Direttivo dell’Herakhandi   Samaj   Italiano e di tutti i devoti di Babaji in Italia, a causa del gran rumore che si sta facendo sui mass media a proposito della “fine del mondo”, del “calendario Maya” e “della comunità dei devoti di Babaji di Cisternino”, per dare alcune informazioni corrette.
E’ vero che Babaji ha dato la sua benedizione per la costruzione di un ashram nella valle d’Itria e che alcuni suoi devoti sono andati a vivere nelle vicinanze di quest’ashram.
E’ vero anche che il centro di Cisternino, chiamato Ashram Bhole Baba, offre i suoi spazi ad attività culturali di vario genere e che in passato ha ospitato due incontri sul calendario Maya.
E’ assolutamente certo il fatto che Babaji non parlò mai nei suoi discorsi della profezia Maya. Il movimento dei devoti di Babaji in Italia, che io rappresento come presidente, non crede affatto ad un’imminente fine del mondo il 21 dicembre 2012.
Questa data del calendario Maya è considerata da alcuni come data simbolica, e per questa ragione è stata usata per organizzare nella valle d’Itria degli eventi che abbiano il sapore di una festa di augurio, perché ci si risvegli ai valori umani autentici che siano di aiuto a un nuovo e più sereno modo di vivere.
Il messaggio di Babaji si rivolge ad ogni essere umano e si può riassumere così: vivere coraggiosamente, affrontando quotidianamente con l’azione le difficoltà che si presentano nella vita, con Dio nel cuore e in Verità, Semplicità e Amore.
Il suo movimento non è una religione ed ha come scopo la pace universale. Per raggiungere quest’obiettivo Babaji dice: “C’è un solo modo: eliminare tutte le differenze tra caste e fedi, eliminare la disumanità fra noi. La sola religione è l’umanità. Siate tolleranti e pronti a perdonare”. La strada è quella dell’azione.
Profetizzò che il mondo sarebbe stato coinvolto in una grande rivoluzione, nel senso di un grande cambiamento a livello mondiale. Molti di noi interpretano questo cambiamento come l’emergere di una nuova coscienza, una rivoluzione che comporta il crollo dei vecchi valori e la nascita di nuovi. Invero, in questo periodo storico vediamo grandi possibilità e grandi pericoli e molti riconoscono che sono imminenti grandi cambiamenti.
Per affrontare questo periodo di grande trasformazione Babaji dice di diventare forti spiritualmente e di essere coraggiosi. “ Lasciate dietro di voi la disonestà e l’inganno e fatevi avanti per coltivare il senso della vera umanità e per proteggerla”.
Uscire da uno stato di coscienza dominato dall’‘io’ e dal ‘mio’ e occuparsi di un noi grande quanto il mondo è come passare dal sognare all’essere svegli: c’è bisogno di un salto di coscienza, non basta cambiare qualcosa nel sognare, bisogna proprio svegliarsi in un altro modo di essere.
Colgo l’occasione per augurare a tutti un buon Natale e un felice 2013.

A nome dei devoti di Babaji e del Consiglio Direttivo dell’Herakhandi Samaj Italiano
Il Presidente
Settimo Catalano

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