giovedì 14 aprile 2022

ZAPPA/ERIE: esce il 3 giugno il nuovo box set di Frank Zappa

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L’ultimo tesoro sonoro ritrovato nell’immenso “vault” di Frank Zappa, Zappa/Erie, riunisce un entusiasmante tris di spettacoli che il Maestro propose a Erie, Pennsylvania e dintorni tra il 1974 e il 1976. In uscita il 3 giugno per Zappa Records/Universal Music, il nuovo cofanetto di sei dischi contiene più di sette ore di esibizioni dal vivo inedite di Zappa con tre diverse formazioni di quel periodo. Delle 71 tracce, solo 10 minuti sono stati pubblicati prima di oggi sul live album di Frank del 1974, Roxy & Elsewhere.

Supervisionato dallo Zappa Trust e prodotto da Ahmet Zappa e dal Zappa Vaultmeister Joe TraversZappa/Erie comprende dettagliate note di copertina a cura dello stesso Travers e del giornalista Dan Schell, autore del libro “9 Years Of Rock: The Story Of The Concerts At The Erie County Fieldhouse”.

In copertina la foto di Zappa di David Smith, mentre l’audio è stato registrato su nastro a 4 tracce dal team di Zappa formato da Bill Henningh, Brian Krokus, Davey Moire e Claus Weideman, recentemente re-mixato da Craig Parker Adams e masterizzato da John Polito.

I tre concerti completi di Zappa/Erie sono presentati in ordine cronologico. Il set inizia con lo show all’Edinboro State College dell’8 maggio 1974 ed è seguito dal primo vero concerto di Zappa a Erie al Gannon Auditorium il 12 novembre, 1974; il set si conclude con quello che sarebbe stato il suo ultimo spettacolo di Erie, questa volta all’Erie County Fieldhouse il 12 novembre 1976. Oltre a queste performance complete ci sono altri brani tratti da esibizioni di South Bend, Indiana, Toledo, Ohio e Montreal tratte dallo stesso periodo di tempo.


Il concerto di Edinboro nel ’74 faceva parte dei concerti che celebravano il decimo anniversario delle Mothers. La formidabile band di Zappa per questo tour celebrativo era composta da Bruce Fowler (trombone), Chester Thompson (batteria), Don Preston (sintetizzatore), George Duke (tastiere/voce), Jeff Simmons (chitarra/voce), Napoleon Murphy Brock (sax tenore/flauto/voce solista), Ralph Humphrey (batteria), Tom Fowler (basso) e Walt Fowler (tromba).

Il repertorio scelto per il tour era un mix di canzoni che Zappa scelse dal primo album del 1966, Freak Out e da We’re Only In It For The Money del 1968; tutte le composizioni avevano però arrangiamenti notevolmente diversi. Zappa/Erie include sul primo e secondo disco della raccolta, altri momenti salienti del concerto come “Cosmik Debris”“Pygmy Twylyte” con un fantastico arrangiamento funky, “Montana”“Cheepnis”“Inca Roads”, e nuove versioni dei primi brani delle Mothers come “Hungry Freaks, Daddy”“Wowie Zowie”“How Could I Be Such A Fool”, “Harry, You’re A Beast” “The Idiot Bastard Son”. E’ da questo spettacolo che Zappa ha utilizzato segmenti di “Son Of Orange County” “More Trouble Every Day”, per il suo album Roxy & Elsewhere. Ora, finalmente, quasi cinque decenni dopo, il concerto completo mixato dal master tape viene reso disponibile.

Quando Zappa tornò in autunno al Gannon Auditorium di Erie la formazione era composta solo da Thompson, Duke, Brock e Fowler, con Ruth Underwood che si unì al gruppo alle percussioni. La scaletta variò notevolmente rispetto allo spettacolo precedente di pochi mesi prima e lo show che occupa i dischi 3 e 4 include “Dinah-Moe Humm”“Inca Roads”“Penguin In Bondage”“Uncle Meat” e “Don’t Eat The Yellow Snow”. L’improvvisazione di Zappa alla chitarra durante “Dupree’s Paradise” anticipa composizioni al tempo inedite come “Zoot Allures” e “Any Downers”. Le bonus track del terzo CD, “Montana” e “Get Down”, tratte dal concerto di South Bend, Indiana (1974) furono scelte e mixate al tempo da Zappa ma mai pubblicate.

Quando arrivò a Erie Il 12 novembre 1976 per il suo ultimo concerto, Zappa era più popolare che mai ed armato di una formazione completamente diversa: Eddie Jobson (tastiere e violino), Patrick O’Hearn (basso e voce), Ray White (chitarra e voce), Terry Bozzio (batteria e voce) e Lady Bianca (tastiere e voce), che avrebbe lasciato la band la settimana seguente dopo essere stata in tour solo per un mese. Zappa e la band offrirono anche in questo caso un’eccellente performance, sebbene un’improvvisa bufera di neve prima dello spettacolo impedì l’arrivo dell’impianto luci e audio del tour; proprio per questo le apparecchiature vennero noleggiate sul posto appena in tempo. Lo show, contenuto nel quinto e sesto CD, è per lo più composta da brani degli album Apostrophe (‘)Over-Nite Sensation e l’appena pubblicato Zoot Allures del 1976. Canzoni come “The Torture Never Stops” e “Black Napkins” mostrano la straordinaria abilità e il virtuosismo di Zappa alla chitarra con composizioni allora nuove di zecca. “Black Napkins” è inclusa anche in un’altra versione, tratta dallo spettacolo di Toledo, Ohio, la notte successiva, e conclude il set testimoniando come Zappa eseguiva le composizioni in modo completamente differente da uno spettacolo all’altro.

Assemblare questo nuovo progetto, Zappa/Erie, è stato qualcosa di appassionante per Joe Travers che è proprio cresciuto a Erie. Nei suoi 27 anni nel ruolo di Vaultmeister e sebbene avesse visto quei nastri contrassegnati con “Erie” negli archivi zappiani, è stato solo durante la pandemia che ha finalmente ascoltato tutte le registrazioni rendendosi conto immediatamente che erano troppo belli per non essere pubblicati. “Durante la pandemia di Covid-19 nel 2020, mi sono ritrovato, come tanti altri, con molto tempo extra a disposizione”, ha dichiarato Travers. “Per questo mi sono gettato a capofitto nell’archiviazione del favoloso caveau di mr. Frank Zappa. Mi sono accorto che in tutti i miei anni da Vaultmeister di Zappa, non avevo mai dato la priorità ai concerti che FZ ha suonato nella mia città natale”. Il booklet del cofanetto include una polaroid autografata da Frank che la madre di Travers acquistò ad Erie negli anni ’90. Per anni è stata custodita con grande cura, e solo di recente, quando Joe ha lavorato a questa versione, l’ha riesaminata accorgendosi che molto probabilmente era stata scattata all’Erie County Fieldhouse nel 1976. Ora, più di 46 anni dopo, quello scatto che la madre di Travers regalò al figlio, è parte del box che racconta gli spettacoli di Erie di Zappa, chiudendo tutto il cerchio.



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