Non ci metteremo a ripercorrere la vita di un militante coraggioso, di un uomo che ha subito la tortura, che ha combattuto per la libertà sua e del suo popolo.
Non ricorderemo tutti i suoi libri, le sue favole, le sue allegorie.
Non citeremo le grandi battaglie politiche, sociali e ambientali.
Ma una sua storia vorremmo ricordarla a tutto il mondo della scuola, ai suoi lavoratori, ai suoi insegnanti, ai suoi studenti, alle loro famiglie. Invitiamo tutti a leggere o a rileggere la sua Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza
Lì si capisce che cosa voglia dire apprendere, quale processo lungo e faticoso sia, quale meravigliosa avventura sia quella di chi deve compiere un percorso, con dei maestri ma ad un certo punto da solo, per accettare i propri limiti ma anche per trascenderli.
Ricordiamocelo mentre in tempi terribili come quelli che stiamo vivendo, di quella pandemia mondiale che ha portato via anche Sepúlveda, si continua a praticare con ritmo incessante la stessa idea di insegnamento, di valutazione e di certificazione di chissà quali competenze.
Come la lumaca di quella dolcissima favola, Ribelle, occorre trovare un senso e una strada, riscoprire la lentezza e la riflessione, per farne il luogo della costruzione del cambiamento.
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