Oggi è stata approvata in prima lettura alla Camera la proposta di legge sulla coltivazione e trasformazione della canapa industriale ed alimentare che porta fuori dal tunnel dell’ignoranza e della confusione culturale il giudizio e il quadro normativo su questa filiera.
Per decenni abbiamo abbandonato una coltivazione ricca di benefici per i terreni e per il reddito degli agricoltori che producono trasformati della pianta.
Mi auguro questo sia un primo passo anche per sdoganare la Cannabis Sativa su altri livelli normativi rendendola legale e liberalizzandone il mercato e la produzione per tutti gli utilizzi, in particolare quelli terapeutici.
Riguardo la legge sulla canapa industriale il contributo maggiore è stato certamente quello delle associazioni audite, in particolare il ringraziamento va ad Assocanapa con la quale ho costruito la proposta di legge a mia firma, che si è rivelata la proposta più completa delle 4 presentate, sulla quale è stato definito il testo base dalla relatrice.
Le parti salienti sono la non responsabilità degli agricoltori se il THC delle piante sfora lo 0,2%, ma comunque si mantiene entro lo 0,6%; la possibilità per tutti di coltivare canapa anche con un minimo appezzamento di terreno; il contenimento dell’utilizzo a scopi energetici solo per autoproduzione aziendale;lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per gli impianti di trasformazione.
Come Sinistra Italiana continueremo a portare avanti la campagna di informazione perchè si chiarisca a livello culturale che il proibizionismo ha prodotto solo danni ed oggi con questo risultato cominciamo a normalizzare quantomeno il campo della coltivazione e trasformazione della canapa industriale.
Adriano Zaccagnini
http://adrianozaccagnini.it/
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