http://www.legalizziamolacanapa.org/?p=8551
Non si può non rimanere basiti di fronte a quanto sta accadendo sotto i nostri
occhi, è in preparazione una nuova guerra, o per meglio dire: sta per avere
inizio una ulteriore fase di una guerra iniziata circa 1000 anni fa con la prima
Crociata.
A quel tempo il mondo islamico era già divenuto una realtà tangibile in tutta
la sua potenza, conoscenza e creatività e l’idea di andargli a rompere le
scatole a Gerusalemme, provocando una strage di 40.000 persone, storicamente
possiamo dire che non è stata una buona idea.
Incredibile da credere, ma la Storia agisce su tempi insospettabili e
inconcepibili per le nostre brevi esistenze, ma acuisce il ricordo delle
violenze subite ogni volta che si rinnovano, come si sono di fatto rinnovate
attraverso la politica coloniale, l’usurpazione di culture e territori, la
riduzione in schiavitù e gli esodi forzati, la spoliazione delle ricchezze
naturali, la creazione di Stati nuovi dopo la seconda guerra mondiale, la
fondazione dello Stato di Israele a discapito di milioni di palestinesi e tutti
i conseguenti effetti collaterali che queste vicende hanno causato e i cui
risultati stiamo subendo ai nostri giorni, dalla comparsa misteriosa e repentina
dell’ISIS, alla meraviglia per la sua potenzialità ed espansione, fino agli atti
terroristici a cui stiamo assistendo.
Una convinzione radicata negli anni ’60 e ’70 era che l’erba aprisse la
mente, l’erba, solo l’erba e le altre sostanze che naturalmente agivano (ed
agiscono) sulla psiche umana. Prima dell’avvento su vasta scala dell’eroina,
della cocaina, delle anfetamine e di tutte le porcherie chimiche si fumava e si
parlava, si parlava e si fumava e in tutto quel parlare e fumare alla fine una
gran risata poteva chiudere un confronto sulle religioni, perché a tutti sarebbe
parso ineluttabilmente folle la pretesa di asserire verità e assecondare il
martirio per accedere al beato ascolto di cori di cherubini o per godere dei
piaceri sessuali di 72 vergini!
Noi “drogati” fumavamo, ma loro “sani” erano a nostro avviso preda di
allucinazioni che neanche il miglior peyote avrebbe potuto dare, e la tossicità
delle loro visioni era per noi fonte di scherno ma anche di preoccupazione,
perché la follia non può che generare follia, in nome della patria, di dio o
della razza.
Ma che succede al popolo islamico che proprio grazie all’uso di cannabis era,
fino a pochi decenni fa, tra i popoli più pacifici ed ospitali della Terra?
Abbiamo una grande millenaria tradizione culturale che lega le popolazioni
arabe all’uso di derivati della cannabis, ma a parte il mistico uso fatto dai
Sufi e quello rituale praticato dagli Hashishin, quello che sappiamo è che
quell’uso diffuso normalmente nelle popolazioni, non ha mai provocato rigurgiti
di rancore, voglia di vendette o pianificazioni di attacchi all’occidente e chi
in quegli anni ha avuto la possibilità di viaggiare attraverso la Turchia,
l’Iran, fino all’Afghanistan poteva solo incontrare volti sorridenti, curiosi,
che non esitavano un attimo ad offrirti le loro pipe.
Oggi ripercorrendo lo stesso tragitto nessuno si sognerebbe di offrirti da
fumare, perché la diffidenza e l’ostilità coltivate in tutti questi secoli, sono
arrivate ad un punto di saturazione e anche negli stati islamici, dove un
sorriso ed una pipa ti accoglievano, oggi è proibito o molto limitato poter
consumare cannabis (escludendo l’Iran dove è liberalizzata), perchè come
proclama l’ISIS, “è colpevole di allontanare la mente dei musulmani dal
volere di Allah” http://www.dolcevitaonline.it/lisis-in-siria-brucia-anche-la-marijuana-allontana-il-popolo-dal-volere-di-allah/
Giovanardi direbbe che allontana l’anima da Dio e …che ancora oggi vengano
utilizzati Dio e Allah per giustificare comportamenti fascisti, se non
addirittura massacri e distruzioni, a noi ci deprime, ci sconforta e ci
addolora, perché si allontana sempre più la speranza di una possibile apertura
mentale a livello universale, ma per fortuna, noi che fumiamo cannabis e che
abbiamo solo un po’ di buchi nel cervello che ci proteggono dai fanatismi,
possiamo continuare a resistere a tutte le follie di chi invece ha un enorme
abisso nel cervello, provocando dolore, morte e terrore in nome delle “sacre
favole”, dalle Crociate a Charlie Hebdo!
Giancarlo Cecconi
Una piccola ma importante curiosità che non tutti forse sanno, ma che serve
per riflettere sulla consistenza delle religioni:
Fu l’arcangelo Gabriele a
comunicare a Maria la venuta del Messia spaccando la comunità ebraica e fu lo
stesso arcangelo, 600 anni dopo in piena strategia del “divide et impera”, a
rivelare a Maometto una seconda “lieta novella” che diverrà antagonista del
mondo cristiano …a voi le conclusioni!
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento