mercoledì 15 gennaio 2014

La cannabis per l’Uruguay selezionata a Rovigo



http://www.corriere.it/inchieste/cannabis-l-uruguay-selezionata-rovigo/6313cc16-7a29-11e3-b957-bdf8e5fd9e96.shtml
Marijuana medica, l’Italia all’avanguardia nella ricerca 

La cannabis legale cresce anche in Italia, ma solo nell’area industriale di Rovigo. Al quarto piano di un palazzotto tra la statale e l’autostrada, il Consiglio per la Sperimentazione in Agricoltura ha allestito una piccola serra con dodici varietà diverse di marjuana. «È dal 1994 che qui portiamo avanti sperimentazioni sulla canapa sativa e sulle sue varie applicazioni», spiega Gianpaolo Grassi, ricercatore del Cra, struttura equiparabile al Cnr in agricoltura. Grassi, in particolare, da anni si dedica allo studio della canapa. In questo momento di euforia antiproibizionistica, il suo lavoro sta ottenendo risalto «Abbiamo ricevuto richieste per le varietà selezionate da noi da Colorado, Arizona, California. E anche dall’Uruguay», aggiunge il ricercatore. Il Paese sudamericano dove la Cannabis è droga di Stato potrà diventare la nuova frontiera: «La coltivazione di cannabis è vietata in Italia - spiega Grassi - lì sarà possibile sviluppare nuove varietà, verificare la resa nelle colture».
LA CANNABIS MEDICA - Da anni, Grassi dice «da millenni», si conoscono le applicazioni in campo medico della canapa. Dal 2007 anche in Italia le tabelle ministeriali dei farmaci contemplano i derivati della cannabis. Sei regioni, Toscana, Puglia, Friuli, Veneto, Marche e Sardegna hanno legiferato in materia di medicinali a base di cannabinoidi, garantendo il rimborso di tutte le cure per i pazienti affetti da Aids, cancro, sclerosi multipla o altre patologie caratterizzate da dolori articolari o neurologici. «Altrove si è andati anche oltre - aggiunge Grassi - come in Israele, dove la Cannabis viene distribuita nelle case per anziani per migliorare l’umore dei degenti depressi».
IL MERCATO IN ESPLOSIONE - Da quando in Colorado è passato il referendum per la vendita di marijuana anche a scopo ricreativo, il numero di coffee shop di Denver ha doppiato i punti vendita Starbucks e i ristoranti di Mc Donald’s . Le foto delle file di acquirenti (a scopo medico e non) presso ogni spaccio autorizzato hanno fatto il giro del mondo. Sono l’immagine plastica di un boom. Il giro di mercato della Cannabis in Colorado è stimato in 200 milioni di dollari. In tutti gli Usa si stima che in cinque anni il mercato della canapa sativa applicata alla medicina supererà gli 8,9 miliardi di dollari. Quasi la metà del giro d’affari illecito collegato allo spaccio e al traffico di droga, stimato in 18 miliardi.
IL RUOLO DELL’ITALIA - In Italia l’interesse verso le nuove applicazione dei principi attivi della cannabis si sta traducendo in alcune proposte di legge. Quella del senatore del Pd Luigi Manconi, sulla depenalizzazione dei reati collegati al consumo e alla coltivazione della canapa, ha avuto il pregio di riaccendere i riflettori sulle centinaia di pazienti che pur di non rivolgersi al mercato nero si arrischiano a coltivare in casa piantine di marijuana, e che per questo vanno incontro a severe conseguenze penali. Il Cnr ha invece promosso una proposta di Legge per avviare coltivazioni protette di cannabis in Italia, allo scopo naturalmente di rifornire le Asl che per l’approvvigionamento all’estero dei derivati della canapa sostengono costi enormi. Ed anche in questa avventura è presente il Cra: «Esistono purtroppo ancora troppe resistenze rispetto alla canapa e a quello che può fare alle persone che soffrono - aggiunge Grassi - e pensare che un tempo l’Italia era il primo produttore di canapa in Europa. Sì, non era considerata una droga. Ma facendo un’analisi tra costi e benefici, appare evidente l’insensatezza dell’approccio proibizionistico».

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