domenica 31 marzo 2013

sabato 30 marzo 2013

Africa Unite ” Babilonia e Poesia 2013″ Tour

Africa Unite TOUR E DUE INEDITI  http://www.controradio.it/popx.php?elemento=51878
Non bastava un tour di nuovo insieme, con tutti i componenti della band all'epoca del disco "Babilonia e Poesia" (1993). Non bastava aver richiamato tutti i tecnici di allora, non bastava aver ripreso i brani della scaletta del 1993 ed eseguirli con gli stessi strumenti del tour originale. Bunna, Madaski, Max Casacci, Papa Nico, Cato, Parpaglione e Sir Gio non hanno resistito, e hanno composto, prodotto e registrato due brani nuovi. "E' Sempre Stata Li" e "Shame Down Babylon" sono i titoli dei due brani, uno in italiano e uno in inglese, da oggi in freedownload dall'indirizzo www.soundcloud.com/africaunite.


Gli Africa Unite, come nel 1993, vi aspettano nelle date del tour che partirà il 3 aprile 2013 dalla loro Torino, città che li ha visti nascere nel 1981. 
Ecco le date: 

AFRICA UNITE - BABILONIA E POESIA TOUR 2013
03-04-2013 TORINO – Hiroshima Mon Amour
04-04-2013 TORINO – Hiroshima Mon Amour
05-04-2013 TREZZO SULL’ADDA (MI) – Live Club
06-04-2013 MARGHERA (VE) – Centro Sociale Rivolta
10-04-2013 ROMA – Black Out
11-04-2013 PERUGIA – Afterlife
12-04-2013 FIRENZE – Auditorium Flog
13-04-2103 BOLOGNA – Estragon
16-04-2013 - DUBLINO (IR) - Whelan's
17-04-2013 - CORK (IR) - Cyprus Avenue
18-04-2013 LONDRA (UK) – The Garage
19-04-2013 BRUSSELS (B) - Vk


A 20 anni esatti dal tour “Babilonia e poesia”, la formazione originale dell'epoca degli Africa Unite, Bunna, Madaski, Max Casacci, Papa Nico, Paolo Parpaglione, Gianluca “Cato” Senatore e Drummy Sir Gio, suonerà in una dozzina di concerti esclusivi utilizzando gli stessi strumenti di allora, conservati in perfetto stato, e facendosi accompagnare dagli stessi tecnici di quel tour che ha fatto storia e che ora anche i più giovani potranno vedere.


Ecco cosa raccontano Bunna, Madaski e Max Casacci:

"I primi anni novanta hanno rappresentato un periodo molto importante per gli Africa Unite. A Torino in quel momento c'era molto fermento e una scena musicale molto promettente. Con gli Africa siamo stati orgogliosi di far parte di quella scena, e avevamo, finalmente, il sentore che la musica "altra" potesse cominciare ad avere un futuro ed un seguito. Le nostre produzioni di quel periodo rappresentano appieno la situazione che stavamo vivendo. La nostra musica di quel momento era carica di energia, consapevolezza, rabbia ed entusiasmo. Ripercorrendo quel percorso e riproponendo, vent'anni dopo, quel repertorio con la formazione dell'epoca, vogliamo rivivere e far rivivere, al pubblico, quelle sensazioni. E' stata quell'energia, quella rabbia e quell'entusiasmo che ci hanno fatto crescere umanamente e musicalmente e ci hanno permesso di capire e costruire la nostra identità musicale." racconta Bunna

“Penso che gran parte del nostro pubblico, quella più giovane in particolare, possa gustarsi un repertorio quasi inedito, diverso e sicuramente poco suonato dalla formazione contemporanea. Il nostro entusiasmo è enorme, spero l’interesse di chi ci ascolterà possa esserlo altrettanto”, racconta Madaski.

"Gli Africa Unite sono stati il mio smart mistake. All'epoca, e siamo sul finire degli anni '80, la mia stella polare era Brian Eno, la mia musica erano post punk e new wave. Nulla di più distante dal reggae. Ma fu proprio il "reggae di periferia" degli Africa, band nella quale fui reclutato, quasi per caso, prima come tecnico del suono, poi come membro via via sempre più attivo, a farmi uscire dalle paludi dell'esterofilia, a farmi confrontare con la necessità di una via "italiana" (nello specifico il reggae), a farmi girare il mondo con i concerti. E soprattutto a farmi comprendere l'importanza della fisicità del suono. Cose che porterò con me sempre." dice Max Casacci

AFRICA UNITE - BABILONIA E POESIA TOUR 2013 – LA FORMAZIONE:

Madaski – voce e tastiere, Bunna – voce e chitarra, Papa Nico – percussioni, Sergio Pollone (Disco Inferno, Fratelli di Soledad, Casino Royale) – batteria, Max Casacci (Subsonica) – chitarre, Gianluca “Cato” Senatore (The Bluebeaters) – basso, Paolo “The Angelo” Parpaglione (The Bluebeaters) – sax, Mauro Tavella – campionatori.

www.africaunite.com

Better Have To Come Riddim


venerdì 29 marzo 2013

Gondwana al Rototom 2013

http://www.rototomsunsplash.com/it/news-sp-1910600533/303-main-stage-2013/3188-gondwana

Gondwana é una delle raggae band più longeve dell´America Latina: quando ancora il dittatore Pinochet governava la Repubblica Cilena, un gruppo di giovani capitanati da Claudio I-Locks Labbé e il suo basso cominciarono a trovare nella musica reggae un canale d´espressione.
Inizialmente s'inspirarono alle varianti del post-punk inglese che attraversarono l´Atlantico agli inizi degli anni 80, in quei tocchi di reggae e dub sperimentati dai Police che marcarono fortemente il Sud del Pianeta. Con l´andare degli anni i Godwana si sono convertiti in una fabbrica di belle canzoni e di cantanti che si sono affermati anche da solisti, come ad esempio Quique Neira, Kingo o Maxi Vergas. Attualmente, Mc Jonas è la voce principale.
Per la prima volta al Rototom Sunsplash, i Gondwana avranno l´eccellente opportunità di dimostrare l´esperienza acquisita in questo quarto di secolo, dalle loro prime prove nel paesetto di La Pincoya, al loro primo successo nella loro terra con „Changalanga" (1997), al viaggio alla madre patria per registrare „Made in Jamaica" (2002), alla adozione del new roots di „Resiliente" (2006) fino al formato più recente battezzato „Revolución" (2012).

mercoledì 27 marzo 2013

Soul Shakedown Party 26 marzo 2013

Soul Shakedown Party--Reggae on FM band--Radio Citta' Fujiko -  Bologna Italy  Trasmesso in diretta ogni martedi' dalle 21 circa
DJ PIER TOSI at the controls 
Puntata del 26 marzo
ascolta e scarica a:
http://www.piertosi.com/sounds/media56.mp3
http://www.piertosi.com/sounds/media56.zip
http://www.piertosi.podomatic.com

Inizio con una conscious tune di Hitman Wally
Grande roots da Black Am I dalla compilation 'Set up shop vol.1'
Clamoroso nuovo singolo per Bitty McLean
New roots giamaicano da Kazam Davis, Jesse Royal, Jah9
Le melodica vibes del figlio di Augustus Pablo Addis Pablo
Spettacolare nuovo ritmo roots realizzato da Ambassa per la Goldcup: tunes da Addis Pablo e I
Una ottima tune dal nuovo CD di Protoje
Si chiama Honey Pot il nuovo riddim Silly Walks: Chronixx e Exco Levi/Kabaka Pyramid
Sfilza di nuovi ottimi CD recenti su VP: Etana, Beres Hammond, Cocoa Tea, Freddie McGregor
Nuovo singolo sulla etichetta Kushites per Queen Ifrica
Bella nuova tune di Anthony Que prodotta dalla barcellonese Reggaeland
Il ritorno al dub 'old style' di The Breadwinners
Nuovo ottimo riddim Dreadsquad a ricordare la 'digital era': tunes di El Fata e Papa Style/Natty Jean
La ristampa dell'anno è sicuramente 'Water pistol' di Tony Brutus
Rub-a-dub party alla fine con Yellowman & Fathead, Lone Ranger, Burro Banton, Eek-A-Mouse, Clint Eastwood, Mikey Dread, Gregory Isaacs....
Foundation sounds in chiusura: Mighty Diamonds, Heptones, Max Romeo, Keith Hudson, Delroy Washington...

martedì 26 marzo 2013

The Skatalites al Rototom 2013


Si può dire senza esagerare che la storia del reggae sia iniziata con gli Skatalites: alla fine del 1963 affermati jazzisti della scena di Kingston come Roland Alphonso, Tommy McCook, Don Drummond, Lloyd Brevett e Lloyd Knibbs tra gli altri si unirono per suonare la nascente particolare miscela di jazz, rhythm & blues e ritmi caraibici che prese il nome di ska. Il loro contributo nel perfezionare quella che fu la prima creazione originale della musica giamaicana moderna fu fondamentale, sia nel registrare decine e decine di strumentali di matrice jazzistica, sia nel fornire il propulsore musicale ai tanti giovani cantanti che si affacciavano alla ribalta. Nel gennaio del 1965 l'epilogo della tragica vicenda umana del trombonista Don Drummond fece si che gli Skatalites si sciogliessero ma i suoi musicisti contribuirono ai vari passaggi creativi che portarono alla nascita del reggae alla fine degli anni sessanta.
La band si è poi riformata a più riprese e continua a girare il mondo soprattutto in memoria dei membri fondatori che non ci sono più: il batterista Lloyd Knibbs è scomparso nel 2011 ed il bassista Lloyd Brevett è scomparso lo scorso anno. La magia dello ska originale continua comunque a vivere nei suoni odierni degli immortali Skatalites. http://www.rototomsunsplash.com/it/news-sp-1910600533/303-main-stage-2013/3184-the-skatalites

La Brass Banda - Chiemsee Reggae Summer 2012

lunedì 25 marzo 2013

Picture disc


R&D Vibes 23 marzo 2013 - Open Knos


R&D Vibes Playlist - Saturday 23rd March 2013 “Open Knos”
Reasoning - Linea di Massa-LDM Sound System (theme tune - unreleased)
Babylon - La Jena
St. Bess - Sgt. Juggler
Jah Jah Love - Sgt. Juggler unrealesed
Trod Along - IZMO meets Preecha Kongo
Ireland - Cian Finn (Brigadier JC mix) unreleased
Ireland Dub - Cian Finn (Brigadier JC mix) unreleased
DOWN inna di Ghetto - DanMan & Brigadier JC
DUB inna di Ghetto - DanMan & Brigadier JC
D.N.A. - King Earthquake & Gussie Ranks
D.N.A. Dub - King Earthquake & Gussie Ranks
Jah Music - MoaAnbessa feat Marcus Asher unreleased
I Meditation - MoaAnbessa feat Makka Roots unreleased
Jah Music Dub - MoaAnbessa unreleased
King ina Jungle - Ras Iyah unreleased
King ina Jungle dub 1 – Shiloh Ites meets Ras Iyah unreleased
Serious - King Kong
Serious dub2 - Dub Creator ft. King Kong unreleased
Got to Be with Jah - Tena Stelin
We Got to Make a Move - Earl 16
Dub Mix
LDM Dubplate - Madu (I scream Riddim)
Such is life - Judith
Fite Dem Back - Lkj
Travelling Dub - Armagideon meets Stryka Dread
I Pray - Barry Issacs
Jah Prophecy - Barry Issacs
Praise the Father - Izyah Davis unrealesed
Praise the Father dub - Izyah Davis unrealesed
Donkey Rider - R.I.P
Zion Soldiers – Earthquake
R&D Vibes (Roots & Dub Vibes) is a weekly reggae radio programme by D/Generator, selector (outta Linea di Massa - LDM Sound System - Rome_Salento) & Faùgno aka The Roots Guardian (Salento), presenter and Mc … For the sixth season, each&every Saturday at 9:00pm (Italian time) on Radio Popolare Salento (for streaming check http://www.radiopopolaresalento.it )
Info and Contact rdvibes@radiopopolaresalento.it www.facebook.com/redvibes www.radiopopolaresalento.it

Ben Ridgway - Continuum Infinitum

Continuum Infinitum - loop from Ben Ridgway on Vimeo.

sabato 23 marzo 2013

Coronation Riddim


Duane Allman - Skydog: The Duane Allman Retrospective


Atteso da molti anni, era stato messo in cantiere già negli anni novanta (ma non con queste proporzioni) ecco, finalmente, l'atteso cofanetto retrospettivo dedicato a Duane Allman, lo sfortunato chitarrista, leader della Allman Brothers Band. La Rounder pubblica un corposo cofanetto con 7 CD: 129 canzoni, 9 inediti assoluti, 24 brani rarissimi, mai editi in CD e pubblicati negli anni sessanta solo come singoli. Più una manciata di classici del periodo ed altre canzoni di non facile reperibilità Un quadro esaustivo che traccia il ritratto del musicista. Prendendo come punto di partenza i due album Anthology Vol 1 e 2, editi rispettivamente nel 1972 e 1974, Bill Levenson, con l'aiuto della figlia di Duane, Galadrielle , ha costruito un box fantastico. Le due Anthology sono presenti al completo (con la eccezione di Leave My Blues at Home e Done Somebody Wrong della Allman Brothers Band, che erano sul volume 2) Quindi 38 canzoni già apparse, ma per arrivare a 129 ce ne passa, e come. E poi Levenson e Galadrielle hanno calibrato il box, dividendo in periodi la carriera del chitarrista: gli inizi, le sessions prima del 1970, quello dopo , il periodo con gli Allman e via di questo passo. Ogni CD ha una sua identità e, ascoltandolo a fondo, si scoprono delle gemme, dei brani che non ci ricordavamo o che proprio non avevamo mai sentito . A parte Delaney & Bonnie che, in quel periodo, erano al massimo, ci sono un paio di brani di King Curtis (Hey Joe, straordinaria) che sono delle vere rivelazioni. E poi Wilson Pickett, Aretha Franklin, Boz Scaggs, Duane coi Grateful Dead , Ronnie Hawkins,Lulu, Barry Goldberg e molte molte altre cose. Ma la cosa più sorprendente sono le prime registrazioni, quasi tutte inedite, cioè The Escorts e The Allman Joys. The Escorts,la formazione pre Allman Joys, mostra già una bella maturità ed un suono molto buono. Siamo nella primavera del 1965 e con i due fratelli abbiamo Bob Keller o Van Harrison al basso e Maynard Portwood alla batteria: Turn on Your Lovelight (Bobby Bland) è già un bel banco di prova, ma la band dà il meglio sé già nello strumentale senza titolo e nella cover di What'd I Say, il classico di Ray Charles. Proprio Ray Charles e James Brown, sono le basi su cui si forma il suono dellla band, unite ad altre radici del tutto inaspettate: The Yardbirds. Come Allman Joys (i due fratelli più Bob Keller e Bill Connell, più altri musicisti che girano) rileggono classici blues come Spoonful e Crossroads , e qui siamo nella norma, e ben tre canzoni degli Yardbirds. Mister, You're A Better Man Than I, oltre che una rivelazione, è un brano maturo che già dà un quadro di quello che sarà in futuro il suono della band. Un suono vero, corposo, solido, con implicazioni blues ed una visione rock decisamente nuova. E degli Yardbirds rifanno anche Lost Woman e Shapes of Things. The Hour Glass sono stati più che altro un periodo di formazione in quanto la Liberty, la casa discografica che li aveva messi sotto contratto, voleva che la band facesse del pop abbastanza classico, per sfondare nelle classifiche .  Solo che Duane proprio non ce la faceva a fare quelle cose ed ha mollato Gregg da solo in California ad onorare il contratto discografico  Bella la formazione dei Glass (i due Allman, Paul Hornsby, Johnny Sandlin e Pete Carr, tutti nomi da tenere in conto nell'ambito del southern rock) , ma le canzoni facevano abbastanza acqua, con la sola esclusione del medley blues, sette minuti di BB King mischiato con John Lee Hooker (B.B. King Medley ), dove si sente chiaramente il suono degli Allman.  Niente male i brani dei 31st of February, band di Scott Boyer (in seguito leader dei Cowboy) e Butch Trucks, dove i due fratelli giocano un ruolo attivo : Morning Dew (di Tim Rose) non è niente male, come la prima versione di Melissa. Meno interessanti The Bleus, che avevano una connessione coi Box Tops, ma che si rivelano un po' troppo pop: comunque sono registrazioni rarissime di Duane e sfido chiunque a dire che ha le versioni originali (tre canzoni, tra le quali una scritta da Wayne Carson Thompson, l'autore di The Letter dei Box Tops). Il secondo CD presenta gran parte delle session di Duane negli studios Fame di Muscle Shoals, a contatto con grandi e non della scena soul. Dietro a queste registrazioni ci sono musicisti come Eddie Hinton, Jimmy Johnson , Barry Beckett, Roger Hawkins, David Hood, Spooner Oldahm, The Memphis Horns, e produttori come Jerry Wexler e Rick Hall. Clarence Carter apre con due brani solidi, l'originale The Road to Love ed una bella rilettura in chiave soul di Light My Fire dei Doors. Wilson Picket è straordinario: Hey Jude (Beatles) fa ancora effetto adesso, grande voce e grandi guitar licks di Duane. Ma anche Born To Be Wild (Steppenwolf) non è da sottovalutare. Come anche le altre due canzoni. Toe Hold e My Own Style of Loving.  Belli i due brani di Laura Lee, resi ancora migliori dal tocco di Duane, sopratutto It's How You Make It Good. Rarissimo I Never Loved a Woman (The Way I Love You) di Spencer Wiggins: non sapevo della collaborazione con Duane, una vera sorpresa, anche perchè apprezzo molto Wiggins, che ho riscoperto grazie alle ristampe Ace  Arthur Conley, gran voce, ma Ob-la-di, Ob-la -da mi fa' ridere, meglio le altre. The Lovelles e Willie Walker sono rarità assolute,mentre la regina Aretha Franklin ci stende con una The Weight (The Band) da favola e doppia con la bella It Ain't Fair. Poi ci sono gli sconosciuti The Soul Survivors (tre canzoni) e le Sweet Inspirations (due) Ma l'altra ciliegina arriva dal compianto sassofonista nero King Curtis: quattro pezzi tra cui il capolavoro Hey Joe, due versioni da favola di Games People Play (Joe South) e The Weight (strumentale) e la meno nota Foot Pattin'. Il terzo CD ci porta al Duane che conosciamo, ancora sessions, ma già prove mature, da vero leader. Bello il blues di Barry Goldberg, Twice a Man, dove il nostro duetta con Mike Bloomfield: la canzone è tratta dal rarissimo Two Jews Blues, del 1969 . Poi ci sono tre brani che Duane ha registrato per il suo primo disco da solista , poi mai completato. Assieme a Berry Oakley (futuro) ABB), Paul Hornsby e Johnny Sandlin (ex Hour Glass), il chitarrista ci regala una splendida versione (è lui che canta) di Goin' Down Slow: quasi nove minuti di classico slow blues elettrico . Quindi, sempre in chiave blues, No Money Down e il rock and roll Happily Married Man, composta proprio da Duane Howard Allman. I tre brani con Otis Rush sono tratti dal classico Mourning in The Morning. Mentre molto rari sono i due strumentali di The Duck and The Bear, un super gruppo southern con Duane ed Eddie Hinton, The Memphis Horns, Beckett, Hood , Sandlin, insomma la Muscle Shoals Mafia riunita in una session.  Going Up The Country, proprio il classico dei Canned Heat, in versione strumentale , ed è una bella versione, mentre Willie and the Hand Jive, il classico di Johnny Otis, ha delle voci femminili che la criminalizzano. Boz Scaggs ha fatto un grande disco, il secondo album, semplicemente intitolato Boz Scaggs.  Grazie sopratutto alla presenza di Duane Allman e ad una strepitosa rilettura di Loan Me A Dime, uno straordinario blues di Fenton Robinson che, nei suoi tredici minuti, è una delle cose più luminose del chitarrista . Anche Waiting For A Train di Jimmie Rodgers non è niente male. Il terzo CD si conclude con quattro canzoni degli Allman, tratte dal disco d'esordio della band: Don't Want You No More, It's Not My Cross to Bear, Black Hearted Woman e Trouble No More. E comincia la leggenda. Ancora tre brani dal primo LP: Every Hungry Woman, Dreams e Whipping Post , per iniziare con il piede giusto il quarto CD. Poi abbiamo cinque canzoni interpretate dal rocker canadese Ronnie Hawkins, tutte con Duane alla solista (arrivano dall'album Ronnie Hawkins, febbraio 1970). Dalla gentile rilettura di One More Night di Dylan alla pimpante Will The Circle Be Unbroken, il classico folk-grass, Hawkins mostra una faccia diversa, rispetto a quella già conosciuta. Che poi si riprende con tre brani più rock: Matchbox (Carl Perkins ), Down in The Alley (Jesse Stone) ed una travolgente Who Do You Love, il classico di Bo Diddley. Lulu è una delle sorprese del box.  Sia per la bellezza delle canzoni (e chi se le ricordava ?), che per la partecipazione di Duane che, è proprio vero, faceva diventare oro tutto quello che toccava. Marley Purt Drive ha un feeeling jopliniano, Dirty Old Man è di Delaney & Bonnie e Mr Bojangles è proprio una grande canzone. Ci sono anche quattro brani tratti dal classico esordio di Johnny Jenkins: tra cui le arcinote voodoo blues songs I Walk on Gilded Splinters e Down Along The Cove. Tra John Hammond e Duane, proprio durante le registrazioni di Southern Friend (Novembre 1969) era nata una sorta di amicizia, sfociata poi in un rapporto di reciproco rispetto: si sente che i due collaborano alla grande in canzoni come I'm Leavin You (Howlin Wolf), You'll Be Mine e Shake For Me (Willie Dixon), Crying For My Baby. Chiude il quarto disco Ghost of Myself, che Doris Duke aveva registrato assieme a Duane e Swamp Dogg alla fine del 1969. Il quinto CD si apre con una rarissima demo version di Comin' Down che la southern band Eric Quincy Tate aveva registrato alla fine del 1969, con la produzione di Tony Joe White. Southern stories. EQT con Duane e Tony Joe White, incredibile. Siamo in piena Allman era: Hoochie Coochie Man (At Fillmore East), Midnight Rider, Don't Keep Me Wonderin' (Idlewild South) Dimples e I'm Gonna Move To The Outskirts of Town (Ludlow Garage).  Ma ci sono poi diverse chicche: Delaney & Bonnie & Friends (con Duane , Jim Dickinson, The Memphis Horns, Sam Clayron, Charlie Freeman e molti altri) per una trascinante Soul Shake, uscita come singolo nel maggio 1970 . Tipica del suond di D&B è semplicemente splendida ed assolutamente trascinante. Non so quanti di Voi se lo ricordavano, ma il nostro aveva suonato anche in un disco della bravissima Laura Nyro. Christmas and The Beads of Sweat, e proprio nella title track, Bead of Sweat, un errebi veloce dove Duane si scambia i favori con Cornell Dupree. Ancora Delaney & Bonnie con la classica Living on The Open Road, uno dei loro standard, tratta dall'album To Bonnie From Delaney, 1970. Di Ella Brown non so quasi nulla, anzi nulla, diciamolo pure. Due soul ballads, tra cui la turgida A Woman Left Lonely (di jopliniana memoria ), cantata molto bene in chiave soul con un tocco di gospel, un bel piano alle spalle ed un grande Duane alla chitarra: notevole anche l'altra, Touch Me. Questo è uno dei tanti brani minori giù editi, ma che nessuno di noi ha mai visto né sentito. Altro brano oscurissimo è More Than Enough Rain di Bobby Lance, vocalist del sud, anche lui decisamente sconosciuto. Brano registrato nel Luglio 1970, dove Duane e Eddie Hinton suonano la slide (non è chiaro se Duane ci sia, ma lo stile è simile al suo e , anche se Eddie lo doppiava spesso, qui dovrebbe esserci Duane, con Eddie in seconda battuta, o viceversa) Derek and the Dominos chiudono il quinto CD: I Am Yours, Why Does Love Got To Be So Sad ?, Have You Ever Loved A Woman, Layla e Mean Old World. Il sesto CD si apre con tre canzoni di Domingo Sam Samudio, il Sam del gruppo Sam The Sham and the Paraohs).  La rara Me and Bobby McGee, uscita solo come singolo (ma ora è stata messa sulla ristampa del CD Sam, Hard and Heavy, appena pubblicata dalla Real Gone Music). Interpretazione folk rock gradevole dal classico di Kristofferson, più Relativity e Going Upstairs (John Lee Hokker): Non fosse per la ristampa, sarebbero tre pezzi da novanta, il disco di Samudio era ricercatissimo. Altri brani di Ronnie Hakwins (tratti da The Hawk, 1971), tra cui la gentile Don't Tell Me Your Troubles di Don Gibson, che Ronnie canta con grande esperienza e indubbia classe: nella band, oltre al nostro, ci sono Dickinson, Mike Utley (da anni sta con Buffett), Donald Duck Dunn, Sammy Creason, Memphis Horns. Ancora Delaney & Bonnie con due tracce: l'inedita Gift of Love, tratta dalle session del favoloso Motel Shot (1971). Gift of Love è un blues acustico coi protagonisti (D&B, Duane, Bobby Whitlock e Carl Radle) seduti attorno ad un microfono, a cantare assieme . Di straordinaria bellezza. Segue Sing My Way Home, stessa atmosfera, ma brano edito su Motel Shot: altra canzone splendida e, comunque, Motel Shot non è in catalogo da anni. E Duane fa i numeri alla slide ed al dobro. Un paio di classici della ABB tratti da At Fillmore East, cioè Statesboro Blues e Elizabeth Reed, ci portano ad una delle chicche del box.  Sugar Magnolia dei Grateful Dead con Duane Allman in formazione. Bob Weir annuncia Duane, poi parte la canzone con il classico train sonoro dei Dead, è un piacere ascoltare le due chitarre soliste che si incrociano : Duane e Jerry. Un vero piacere. Sette minuti di godimento. Spero che, prima o poi. i Dead si decidano a pubblicare il concerto intero , la registrazione è eccellente. Registrato al Fillmore East, New York, Aprile 1971. Il mitico At Fillmore East della ABB era stato registrato solo un mese prima , Marzo 1971. Poi c'è una bella versione di One Way Out, sempre Fillmore East, ma Giugno 1971 (è già apparsa sulla versione De Luxe di Eat a Peach ). Chiudono il sesto CD tre brani di Herbie Mann. Flautista jazz, Mann aveva avuto una buona popolarità tra la seconda metà deglia anni sessanta ed i primi settanta. Un suo disco Memphis Underground, lo aveva reso abbastanza popolare.  Il seguito, proprio questo album, Push Push (1971) vede Duane in tre canzoni , la lunga jam psychedeklic-jazz di dieci minuti che dona il titolo al disco , Push Push, ed altre due:le covers di What'd I Say e Spirit in The Dark. Il settimo, e ultimo CD, inizia con tre brani inediti di Delaney & Bonnie & Friends. Una session registrata dal vivo il 22 Luglio 1971 agli A&R studios di New York e trasmessa via radio dalla WPLJ-FM, dove Delaney & Bonnie, assieme a Duane e Sam Clayton, che poi sarebbe andato coi Little Feat, eseguono Come on In My Kitchen (Robert Johnson), Going Down The Road Feelin' Bad (un traditional che poi è una signature song per il duo) e lo strepitoso medley Poor Elijah/ Tribute to Robert Johnson. Tre pezzi da novanta che giustificano l'esistenza del box. Poi c'è una stratosferica versione di You Don't Love Me mischiata con il classico di King Curtis, Soul Serenade: quasi venti minuti di improvvisazione , registrati sempre agli A&R studios di New York. La registrazione intera di questo concerto è stata pubblicata di recente come bootleg (A & R Studios: New York, 26th August, 1971) e Levenson mi ha detto che, prima o poi, verrà edita in maniera regolare, con il suono che ha questa versione, decisamente migliore di quello del bootleg. C'è anche la collaborazione tra Duane ed i Cowboy di Scott Boyer, Please Be With Me, tratta dal rarissimo ed introvabile 5 I'll Getcha Ten (Ottobre 1971). Chiudono il cofanetto 5 canzoni tratte da Eat A Peach: Stand Back, Blue Sky , in studio e dal vivo, Dreams, Little Martha. Un box formidabile che documenta la carriera, breve ma straordinaria, di uno dei grandi della chitarra.

Vota per il Rototom @ IRAWMA!

Il Rototom Sunsplash è stato nominato come miglior „concerto dell'anno" 2012 ai 32º International Reggae And World Music Awards (IRAWMA). È il terzo anno consecutivo che il Rototom riceve questa nomination e già l´anno scorso ricevette il premio. Ora sta al pubbli-co decidere se il Sunsplash tornerà a ricevere questo riconoscimento, quindi massive potete votare subito da qua!
Conosceremo i vincitori della 32ª edizione degli IRAWMA il 4 maggio durante l'evento di premiazione che si terrà in Florida.
Esperti e professionisti dell'industria reggae di tutto il mondo hanno nominato il nostro festi-val per questa categoria, assieme ai giamaicani Reggae Sumfest e Rebel Salute, il londinense Respect Jamaica 50, il tedesco Reggae Summerjam, il 9Miles Music Festival e il Best of the Best di Miami.

giovedì 21 marzo 2013

Damian Marley al Rototom 2013

http://www.rototomsunsplash.com/it/news-sp-1910600533/303-main-stage-2013/3181-damian-marley-unica-data-europea
Damian Marley: unica data europea
Dalla Jamaica a Benicassim in esclusiva europea e per la prima volta in Spagna l'artista che non poteva mancare alle celebrazioni della nostra 20ª edizione. Tra i figli di Bob Marley,  Damian è colui che più si è messo in luce negli ultimi anni per il suo enorme talento e per la capacità di modernizzare la musica giamaicana rispettandone la tradizione: molti artisti contemporanei non solo giamaicani sono fortemente influenzati dal suo flow vocale e dalla sua versatilità., E' nato nel 1978 ed ha realizzato il suo primo lavoro intitolato 'Mr. Marley' nel 1996. Cinque anni più tardi il suo secondo CD 'Halfway Tree' è stato uno dei dischi più belli dell'anno e ha meritatamente conquistato il Grammy Award di categoría mentre una vera e propria esplosione è stato il terzo lavoro 'Welcome to Jamrock' per il quale Damian ha vinto un altro Grammy nel 2005: un terzo Grammy ha premiato il singolo che intitola l'album,  uno straordinario ritratto della frustrazione della vita nei ghetti giamaicani e sicuramente uno dei migliori brani reggae in assoluto della decade., Un successivo capolavoro è il CD 'Distant relatives' del 2010 co-firmato con la star dell'hip hop Nas mente un capitolo ulteriore della sua carriera è la partecipazione al variegato progetto Superheavy insieme a Mick Jagger dei Rolling Stones,  Dave Stewart,  Joss Stone ed il compositore indiano A.R. Rahman. Damian è instancabile: dopo il singolo dancehall 'Set up shop' collabora nel 2012 con il genio del dubstep Skrillex nella potentissima 'Make it bun dem' mentre altri recenti singoli come 'Affairs of the heart' e 'Dem neva mek it' (oltre che 'Set up shop') sono compresi nella compilation digitale dei Marley Youths 'Set up shop vol.1' appena uscita.


mercoledì 20 marzo 2013

John Holt al Rototom 2013


John Holt è una delle poche leggende del reggae a non essersi mai esibito al Rototom Sunsplash e siamo particolarmente fieri della sua presenza quest'anno. Ancora teenager ha iniziato ad esibirsi nel 1959 ed ha registrato il suo primo singolo per Leslie Kong nel 1963. L'anno successivo ha sostituito Terence Stamp nei Paragons affiancando Tyrone Evans e Bob Andy in quello che diverrà uno dei più straordinari gruppi vocali dell'era del rocksteady.
Poco prima di lasciare il gruppo nel 1970 questo grande cantante inizia una grande carriera solista con varie incarnazioni: dai primi storici hits come 'Stealing', 'Ali Baba' e 'A love I can feel' prosegue con il grande successo in Inghilterra della serie di albums di reggae ingentilito dagli archi iniziata con '1000 volts of Holt' e conclusasi con '3000 volts of Holt'. Negli anni settanta collabora alla grande con Channel One per hits straordinari come 'Up park camp' o 'Tribal war' mentre continua a colpire duro anche nell'epoca dancehall con hits come l'immortale 'Police in helicopter' o 'Sweetie come brush me'.
Questo grande artista sarà accompagnato dalla We The People Band del grande bassista Lloyd Parks. Dopo aver iniziato come membro del gruppo rocksteady The Termites, Parks ha un buon successo come cantante con hits storici come 'Officially', 'Slaving' e 'Mafia' e si concentra come band leader nell'attività che ha come apice la collaborazione pluridecennale con il compianto Dennis Brown. La We The People è tuttora una delle migliori backing bands della scena giamaicana.

Soul Shakedown Party 19 marzo 2013

Soul Shakedown Party--Reggae on FM band--Radio Citta' 103 Bologna Italy  Trasmesso in diretta ogni martedi' dalle 21 circa
DJ PIER TOSI at the controls 
Puntata del 19 marzo
ascolta e scarica a:
http://www.piertosi.com/sounds/media56.mp3
http://www.piertosi.com/sounds/media56.zip
http://www.piertosi.podomatic.com

Intervista a Perfect Giddimani in vista delle sue esibizioni italiane
Un imperdibile CD racconta la storia della Sound & Pressure: tune di Fish & Goat e dub mixato daAbashanti
E' uscito il duale dub dell'ultimo CD dei bristoliani Black Roots
imminente un nuovo lavoro per Jashwha Moses
Due nuovi inediti in free download per Africa Unite in vista del loro revival tour
Fantastica tune dal debutto in CD di Jah9
Release digitale di una nuova compilation dei Marley Youths: tune da Damian Marley
Combination con Konshens dall'ultimo CD di Anthony B
Primo singolo dall'imminente nuovo CD di Lion D
Una anteprima dal prossimo CD solista di Toni Moretto
Da Venezia ottima musica da Puppa Giallo Man e Brother D
Sta per uscire su Pressure Sounds una bella raccolta dedicata al melodica player Bobby Kalphat
Clamorosa raccolta sul lovers style su Soul Jazz: Janet Kay e Full Wood
Foundation sounds in chiusura: Mighty Diamonds, Heptones, Max Romeo, Keith Hudson, Delroy Washington...

martedì 19 marzo 2013

R&D Vibes 16 marzo 2013 Habemus Dub



Playlist: 
Reasoning - Linea di Massa-LDM Sound System (theme tune - unreleased)
Secret Laboratory (Scientific Dancehall) - Lee Perry
Get Behind me Satan - Twinkle Brothers
Get Behind me Satan dub - Twinkle riddim section
Rise Up - Della Grant
90's - I. Trees
90's DUB version - I.Trees
Warrior Dub (Bilbao Burning Crew Remix) - Brother Culture
Warrior Dub - Brother Culture
Coming Out of Babylon - Daddy Freddy & Tenor Fly
Youth Man - Daddy Spencer
Brighter Days ORIGINAL - Dan I Locks
Never ride with the devil (Vibronics Steppa remix) - Dan I Locks
Jah Fire - Dan I Locks meets Indica prerelease
Dub Fire - Dan I Locks meets Indica prerelease
Tear Down Babylon (Album Mix) - Dan I Locks meets Indica prerelease
Dub Down Babylon (Dubplate Mix) - Dan I Locks meets Indica prerelease
Babylon Children Dub - Vibronics (Alpha & Omega remix) dubplate
Believe in Yourself - Little R prerelease
Believe in Yourself part.2 prerelease
Marijuana - IZMO feat. Linval Thomson
Magic Blow part 3 - Sta Sax dubplate
Magic Dub part 6 - Simon Nyabin dubplate
Lead I - MoaAnbessa feat. Daniel Gad
Lead I Dub - MoaAnbessa unreleased
With Longing - MoaAnbessa feat. Makka Roots unreleased
With Longing Dub - MoaAnbessa unreleased
Faya A Go Red - Uptown Rebel feat. Sammy Gold unreleased
Dub A Go Red - Uptown Rebel
Random Road part.1 - Uptown Rebel
Random Road part.2 - Uptown Rebel 



R&D Vibes (Roots & Dub Vibes) is a weekly reggae radio programme by D/Generator, selector (outta Linea di Massa - LDM Sound System - Rome_Salento) & Faùgno aka The Roots Guardian (Salento), presenter and Mc … For the sixth season, each&every Saturday at 9:00pm (Italian time) on Radio Popolare Salento ( >> for streaming check http://www.radiopopolaresalento.it << ) 
Info and Contact 
rdvibes@radiopopolaresalento.it 
www.facebook.com/redvibes 
www.radiopopolaresalento.it