sabato 27 febbraio 2010

Segale Cornuta

http://www.mondimedievali.net/medicina/altomedioevo24.htm

Ergot è il nome dello «sclerozio» di un fungo noto ai micologi come Claviceps purpurea.

È un parassita che cresce sulla segale e su altri cereali quali l’orzo o il grano, nonché su alcune erbe selvatiche. Di gran lunga il più importante tra tutti è l’ergot della segale, protuberanze di color marrone porpora che spuntano dalla sua spiga. L’ergot non ha una composizione chimica uniforme: esso si presenta in gruppi ‘biologici’ o ‘chimici’ che si differenziano soprattutto nella composizione dei loro costituenti alcaloidi (gli ‘alcaloidi’ sono sostanze alcaline contenenti azoto e rappresentano i principi farmacologicamente attivi di molte piante). L’ergot della segale, traduzione del francese ergot de seigle (nome scientifico: Secale cornutum), è conosciuta anche come ‘segale cornuta’, ‘segale puntuta’, ‘segale speronata’, ma l’etimologia della parola francese ergot è incerta. In tedesco pare esistano maggiori varianti che in altre lingue:Mutterkorn, Rockenmutter, Afterkorn, Todtenkorn, Tollkorn ed altre ancora. Nella tradizione popolare tedesca era viva la credenza secondo cui, quando il grano era mosso dal vento, la madre del grano (un demone) attraversava il campo; i suoi figli erano i lupi della segale (ergot). Tra tutti questi nomi, due, seigle ivre (segale ebbra) e Tollkorn (grano pazzo), indicano una certa conoscenza degli effetti psicotropi dell’ergot. Nell’Europa medievale il pane fatto di segale contaminata con l’ergot provocava insolite epidemie, con conseguenze mortali per migliaia di persone. Questi morbi si presentavano in due forme, Ergotismus convulsivus, caratterizzato da sintomi neuroconvulsivi di natura epilettica, e Ergotismus gangraenosus, come cancrena che colpiva le estremità fino alla loro mummificazione. Quali erano questi tipi di ergot accessibili agli antichi greci? Là non cresceva segale, ma grano e orzo sì, e sappiamo che la Claviceps purpurea ne è l’infestante per eccellenza. L’ergot del grano e quello dell’orzo fondamentalmente risultano contenere gli stessi alcaloidi dell’ergot della segale - alcaloidi del gruppo ergotamina e ergotossina, ergonovina e in certi casi persino tracce di amide dell’acido lisergico. L’ergonovina e l’amide dell’acido lisergico, ambedue psicoattive, sono, diversamente dagli altri alcaloidi, idrosolubili. L’ergot varia nei suoi composti chimici in base all’erba su cui cresce e alla posizione geografica.

La celebre pianura Rariana era adiacente a Eleusi. In realtà, questo fatto potrebbe aver influito sulla scelta di quel sito per la locazione del tempio di Demetra e per lo sviluppo di quell’insieme portentoso di miti di cui sono avvolti e che ancor oggi esercitano su di noi un fascino profondo, come fascinosa è la figura di Trittolemo.

Non è improbabile che gli ierofanti di Eleusi abbiano esteso la loro conoscenza e migliorato le loro capacità nel corso dei molti secoli che videro iMysteria prosperare e affascinare l’antico mondo greco. Il simbolismo dei Mysteria comunicava messaggi di vita e di speranza. Demetra era la Madre Terra e Persefone era il soffio vitale presente nel grano. I morti tornavano nel grembo della Madre Terra. Spighe d'oro venivano seppellite con i morti. La spiga di grano presentata dallo ierofante rappresentava il ciclo di vita: concepimento, crescita, morte e nuova vita. Per l’antichità e per noi, essi sono associati a Demetra e Persefone (Kore), che insieme a Trittolemo rappresentano i famosi progenitori mitici dellacoltivazione del grano e dell’orzo.

È molto probabile che gli antichi greci abbiano estratto un allucinogeno dall’ergot. Potrebbe essere quello del grano o dell’orzo, oppure una via ancor più semplice sarebbe stata quella di usare l’ergot che cresce sulla comune erba selvatica Paspalum, diffusa in tutto il bacino mediterraneo. Il fine ultimo del culto eleusino consisteva nell'indurre nel partecipante una visione mistica codificata secondo specifici simbolismi e mitologie e indotta da sostanze psicotrope, in particolare da quelle presenti nella bevanda sacramentale eleusina per eccellenza, il kykeon o ciceone composta da "acqua, farina d'orzo, mescolandovi la menta delicata”.

Nel 1978 Wasson, Hofmann e Ruck proposero la segale cornuta (ergot) come chiave psicofarmacologica del ciceone. I Greci sarebbero stati tecnologicamente in grado di ricavare una pozione allucinogena e non tossica dalla segale cornuta. L'"orzo" della ricetta eleusina sarebbe quindi stato ergotato, o addirittura questo termine avrebbe ricoperto una funzione simbolica dietro cui si celava il vero principio psicoattivo, il suo fungo parassita.

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